Tra la miriade di modi in cui una persona con la vulva può provare piacere, il meno probabile è attraverso la penetrazione.
Sfortunatamente, questo è l’unico considerato valido (per molte persone ancora oggi), grazie a Sigmund Freud che dichiarò che l’orgasmo “interno” (spoiler: non esiste) dato dalla penetrazione, è l’unico orgasmo che conta e tutto il resto è noia… (‘immaturo’.)
Il famoso studio di Johnson e Masters fortunatamente poi scoprì che le donne erano in grado di avere fino a 40 orgasmi di fila e di godere di ciascuno in modo differente.
Gli orgasmi dipendono da molteplici fattori che vanno oltre il tocco, la spinta o qualche gioco di lingua.
In ogni caso un fatto è ormai assodato: le persone con la vulva non raggiungono quasi mai l’orgasmo durante la penetrazione.
E’ sempre importante riconoscere il ruolo del clitoride come protagonista dello spettacolo.
E per tua informazione, il concetto di orgasmo sincronizzato attraverso la penetrazione è stato reso popolare dai film romantici.
Non è realmente a mio avviso qualcosa a cui aspirare, inoltre trovo l’orgasmo simultaneo molto sopravvalutato e in certe coppie praticamente irraggiungibile.
Nella realtà, la stimolazione del clitoride, da sola o insieme alla penetrazione, è la via più affidabile per raggiungere l’orgasmo femminile.
La cosa più meravigliosa è che può essere raggiunto attraverso il sesso orale, la stimolazione manuale o l’uso di un sex toys esterno.
Altri modi per raggiungere l’orgasmo includono la stimolazione dei capezzoli, del collo, della schiena, delle orecchie e dei glutei.
Il lato b è un’altra zona erogena fantastica e alcune persone trovano molto piacevole il rimming o altre forme di gioco anale.
Esplorare le proprie zone erogene vicino o lontano dai genitali, può essere un modo molto appagante per capire la relazione del proprio corpo con il piacere.
Per più di metà della mia vita sessuale ho avuto rapporti decisamente incentrati su genitali e penetrazione e l’orgasmo per me era un vero terno al lotto, quasi una vaga possibilità, ma mai una certezza.
Ad oggi il mio orgasmo è una scelta. Non per forza un obiettivo finale, ma se voglio raggiungerlo so cosa fare, cosa chiedere all’altr* e come pormi.
Perché negli anni oltretutto ho capito anche che l’orgasmo dipende più da me che dall’altra persona. In un certo senso è responsabilità mia guidare il/la partner alla scoperta del mio corpo e di ciò che mi può dare più piacere.
Siamo talmente programmat* a pensare che il sesso coincida con l’atto della penetrazione che, anche se crediamo di avere una visione più aperta, ci ritroviamo a dire frasi del tipo: “Beh, abbiamo fatto un sacco di ‘cose’, ma in realtà non abbiamo scopato”.
Ho sentito forte l’esigenza di scrivere questo articolo proprio per abbattere l’equazione sesso = penetrazione.
Io credo nel fatto che ogni volta che ci impegniamo sessualmente con qualcun* e scambiamo energia, piacere, curiosità, affetto, amore, questo sia sesso.
Personalmente negli anni ho capito che i vantaggi dell’esplorazione non penetrativa sono piuttosto sorprendenti.
Con questo non sto dicendo che non possa essere bello avere qualcun* (o qualcosa) dentro di te (o stare dentro a qualcun*), ma sto solo affermando che c’è tutto un mondo attorno, prima, dopo, durante, sopra, sotto.
Il sesso per me non è e non dovrebbe essere qualcosa di lineare che si muove su copioni già scritti, il sesso è intuito, sensazioni, emozioni, scoperta.
Esplorare le gioie del sesso non penetrativo può farti anche dimenticare la penetrazione, oppure relegarla in un angolino secondario delle tue sessioni amatorie, proprio come è successo a me.
Sai, ti sembrerà strano, ma ci sono molte persone là fuori a cui non piace molto il sesso penetrativo.
Si può scegliere di praticare sesso non penetrativo per vari motivi, ad esempio, il sesso non penetrativo aiuta a esplorare il proprio corpo o il corpo del proprio/della propria partner più intimamente.
Il sesso senza penetrazione aiuta anche a spezzare la possibile monotonia legata al sesso penetrativo e può consentire alle persone di impegnarsi in nuovi tipi di piacere sessuale o fantasie.
Potresti anche desiderare un’altra opzione oltre al sesso penetrativo a causa di traumi, disforia corporea o altre condizioni mediche che rendono scomodo il sesso penetrativo.
Condizioni come il vaginismo e la disfunzione erettile possono rendere la penetrazione dolorosa, difficile o addirittura impossibile, ma non per questo bisognerebbe rinunciare ad avere rapporti sessuali e provare piacere se lo si desidera.
Il vaginismo è spesso correlato alla paura del dolore, che può essere basata su precedenti esperienze negative.
La disfunzione erettile è anche spesso correlata a paure e aspettative: paura di essere “meno di” ciò che viene percepito come un “vero uomo”, in grado di sostenere un’erezione stabile per lungo tempo e con facilità.
Questi falsi ideali derivano dalla visione performativa del sesso che presenta modelli irrealistici di mascolinità a cui aderire.
Molte persone pensano al sesso non penetrativo come ai preliminari: baci, massaggi erotici, sesso orale, condivisione di fantasie sessuali.
Ma ripeto, evitare forme penetrative di sesso non significa che ciò che stai facendo non sia “vero sesso” o sia un semplice antipasto prima del piatto forte (la penetrazione), né ti rende meno probabile il raggiungimento dell’orgasmo (anzi!!).
Il sesso non penetrativo include atti come:
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- Masturbazione reciproca : due o più persone che si stimolano a vicenda
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- Dry-humping: l’atto di strofinare qualsiasi parte del corpo contro gli organi sessuali di un’altra persona. Puoi farlo mentre indossi vestiti o in totale nudità
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- Seghe e seghe con i piedi: stimolazione del pene con mani e/o piedi
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- Stimolazione con un vibratore: utilizzo di un vibratore per qualsiasi cosa tranne la penetrazione
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- Rapporti interglutei o mammari (spagnola): l’atto di strofinare il proprio pene rispettivamente tra le natiche o i seni di un’altra persona.
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- Pratiche Kinky/Bdsm: giochi di D/s, wax play, spanking, pratiche verberatorie ecc.
Un’alternativa al sesso “tradizionale”
C’è chi potrebbe chiedersi perché sia necessaria un’esplorazione del sesso non penetrativo.
Per me onestamente questo tipo di pensiero è stagnante, ed eteronormativo.
Una domanda migliore sarebbe: perché non dovresti esplorare tutte le opzioni di piacere possibili?
Ok Tei, ma a chi è adatto il sesso non penetrativo?
Il sesso non penetrativo è adatto per:
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- Qualcun* che vuole fare sesso, ma non desidera essere penetrat*, sia perché la penetrazione è dolorosa o difficile per qualche motivo, a causa di traumi passati che coinvolgono la penetrazione, a causa del desiderio di prendere le cose con calma, o per qualsiasi altro motivo;
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- Qualcun* con una disabilità e/o patologia che ostacola il sesso penetrativo;
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- Partner che vogliono provare qualcosa di nuovo, esplorare i corpi l’un* dell’altr* in una varietà di modi infiniti;
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- Pene dotati che soffrono di disfunzione erettile;
Le barriere psicologiche
Le relazioni sessuali richiedono un livello di fiducia tra i/le partner e nell’esplorare la propria sessualità e quella dell’altr*.
Molt* di noi formano barriere consce o inconsce per proteggersi emotivamente, il che può intralciare l’intimità che in realtà ci richiede di essere vulnerabili.
Penso che abbattere queste barriere sia possibile, ma è un processo che richiede tempo, mancanza di pressioni, introspezione e, idealmente, una persona (o più) che ti faccia(no) sentire totalmente a tuo agio.
È fondamentale riconoscere che una parte della popolazione umana potrebbe non impegnarsi mai in esperienze di sesso penetrativo e il loro tipo di sessualità non dovrebbe mai essere considerata inferiore.
In ogni caso, il sesso non penetrativo può anche semplicemente essere un modo per arricchire la tua vita sessuale e scoprire il tuo corpo: cosa ti dà piacere? Quali sono i tuoi limiti? E le tue zone erogene aldilà dei genitali?
Non c’è alcuna buona ragione per rimanere bloccat* in un unico modello fatto di “preliminari”, penetrazione, orgasmo in quest’ordine.
La maggior parte delle persone ha desideri e bisogni che vanno oltre questa formula tradizionale e trarrebbero grandi benefici dalla normalizzazione di un sesso meno standard e lineare.
Abbandonarsi all’esplorazione libera del corpo dell’altr* attraverso il sesso non penetrativo è un po’ come avventurarsi in un fuori pista.
Lascia andare le aspettative
E’ sicuramente bello venire, ma capire che il sesso in realtà può essere gratificante anche senza un orgasmo, o aldilà dell’orgasmo, cambia il gioco perché mette completamente da parte le aspettative.
Pensa che il più delle volte, è proprio quel genere di aspettativa che mette l’orgasmo al centro dei tuoi obbiettivi quando fai sesso che ti rende difficile il suo raggiungimento.
Le aspettative sono stressanti e trasformano a volte l’orgasmo in una responsabilità che sentiamo di avere verso i nostri/le nostre partner, piuttosto che qualcosa di cui possiamo godere in prima persona e al limite donare all’altr* come semplice atto di condivisione.
Anche per queste aspettative e pressioni, spesso le persone socializzate come donne fingono l’orgasmo.
Quando sentiamo che l’unico modo per entrare davvero in intimità con qualcun* passa attraverso la penetrazione, spesso perdiamo tutta la bellezza del processo di scoperta; non ci godiamo il viaggio.
Non ci concediamo la possibilità di vedere che tipo di cose eccitano l’altr*, costruendo quella tensione sessuale duratura che mantiene viva e accesa la scintilla e ci fa aspettare con ansia l’incontro successivo.
Spesso possiamo esercitare così tanta pressione su noi stess* per compiacere il nostro/la nostra partner, che dimentichiamo che il sesso dovrebbe sempre regalarci piacere ed emozioni.
Quando ci sentiamo più apert*, fiducios* e al sicuro nel sesso, ci scopriamo meno riservat*, più disinibit* e decisamente propositiv*.
Questa fiducia ci aiuta a esplorare noi stess* e i nostri/le nostre partner più in profondità, trovando nuove modalità per eccitarci a vicenda ed essere creativ* in un modo che non sapevamo nemmeno esistere.