Si, lo so, io non abito a Bologna, perlomeno non più. Ma Bologna è stata la mia casa per tantissimi anni e quindi ho deciso di partire da questa città a cui devo molto per buttarmi nel mio primo Tng.
Ok Tei, ma che è sto Tng??
Un Tng (o un Munch per le persone over 36) è un aperitivo informale, in un locale pubblico di solito non legato al mondo Kink. Quindi non si gioca e non c’è dress code a tema o altro.
Il Tng (acronimo di “the next generation”) è per i kinkster già praticanti o curios* al di sotto dei 36 anni, nel caso di coppie (di amici o partner) si prende come punto di riferimento la persona più giovane.
I Munch invece sono la versione “più adulta” dello stesso tipo di aperitivo informale.
L’obbiettivo di questo genere di incontri è semplicemente quello di dare la possibilità alle persone di conoscersi all’infuori di Play Party o eventi strutturati.
Ma anche di far avvicinare persone potenzialmente curiose rispetto al tema e alla comunità Kinky e Bdsm senza metterle in situazioni di potenziale imbarazzo.
Un Tng serve innanzitutto a farti sapere che non sei sol*. Serve a far crescere il senso di appartenenza e in generale a conoscere persone che condividono interessi e una visione della sessualità (in teoria) simile alla tua.
La nascita dei primi Tng in Italia risale già a diversi anni fa e le motivazioni che hanno portato alla loro diffusione sono le stesse che hanno dato vita a questo genere di incontri in tutto il mondo: offrire uno spazio di discussione in un ambito sicuro e in un ambiente informale.
Le prime città a importare il Tng in Italia sono state Milano e subito dopo Roma.
Prima di raccontarvi come sempre la mia personalissima esperienza, credo sia necessario fare un cenno alle norme di comportamento per partecipare a questi eventi.
Credo fermamente che ogni luogo, evento, locale, debba avere delle regole chiare così da poter mantenere l’atmosfera accogliente, sicura e in linea con i valori che ruotano attorno al progetto.
Norme di comportamento per partecipare ad un Tng (o un Munch)
Le regole (come secondo me in ogni ambito) sono di vario tipo e alcune sono scritte, altre no.
1.No pacchi
La partecipazione a questi aperitivi è gratuita ma (in alcuni, non tutti) funziona su prenotazione per via dei posti limitati, quindi cerca di non tirare pacco, perché se alla fine non vai il tuo posto potrebbe essere occupato da un’altra persona più motivata di te ad esserci.
2.Fatti avanti
Quando arrivi all’aperitivo (se sei nuov*) per prima cosa presentati agli organizzatori che sicuramente ti daranno anche una mano ad ambientarti, e non essere timid*. Nessun* ti mangerà (non senza il tuo consenso…).
3.(Pro)Nomi
Quando ti presenti indica i pronomi che vuoi che vengano usati per te e sappi che non sei obbligat* a dire il tuo nome di battesimo, se preferisci puoi usare un “nome d’arte”.
E ricorda che le persone faranno lo stesso con te, quindi rispetta i pronomi e non essere insistente con domande del tipo “si ma il tuo VERO nome qual è?”.
4.Domande
Le conversazioni non devono per forza essere legate al mondo kinky/Bdsm o alla sessualità in generale, ma è molto probabile che ruoteranno attorno a questi temi.
In ogni caso non ci sono domande obbligatorie a cui dovrai rispondere per forza se non ti va.
Chiedere è lecito e rispondere è cortesia, ma non necessario.
E’ possibile che le domande che ti verrano fatte dagli altri partecipanti siano molto intime, sappi che lo scopo non è la morbosità, ma semplicemente la conoscenza più profonda tra persone della stessa comunità con interessi, preferenze e gusti in comune.
5.Consenso e buonsenso
Chiedi sempre il consenso per qualsiasi cosa:
-posso sedermi qui vicino a te?
-posso prenderti la mano?
-ti fa piacere se ti offro un drink?
-posso farti una domanda personale?
6.Dress to NOT impress
Non esiste un dress code specifico per partecipare ad un Tng, quindi vestiti come vuoi ricordandoti che sei in un normalissimo locale pubblico. Al limite puoi dare un leggero accenno di particolarità al tuo outfit aggiungendo un tocco Bdsm con un harness (come ho fatto io indossandone uno sopra ad un abito di lana aderente), un choker o un piccolo accessorio in ecopelle/pvc/latex.
L’abito non fa il monaco, se sei ad un Tng sei lì per conoscere e farti conoscere, esistono Play Party o altro genere di eventi per “mettersi in mostra” e giocare.
7.Ho detto Tng non Tinder
Se non ti fosse già chiaro, ad un Tng non si gioca, ne si approccia nessun* tendenzialmente. Non è però vietato scambiarsi contatti personali se si desidera frequentare le persone che si sono conosciute anche fuori dall’ambito aperitivo.
In ogni caso il Tng non nasce come occasione di dating, per quello esistono altre possibilità.
Credo che le regole principali siano più o meno tutte qui, il buon senso e l’educazione sono sempre e comunque un’ottima idea.
Il Tng di Bologna al quale ho partecipato si è tenuto in un locale in Via Galliera (pieno centro storico) che si chiama Il santo bevitore, dalle 19 in poi. Per partecipare mi sono dovuta prenotare qui.
Sono arrivata per le 20 circa e probabilmente ho lasciato il locale attorno alla mezzanotte.
Appena ho varcato la porta mi sono diretta al bancone per chiedere info su dove avrei trovato il tavolo del Tng. Sarebbe stato un tavolino? Una tavola rotonda? Una serie di tavoli? Chi lo sa…
Il barista mi ha indicato la sala sul retro e appena sono entrata mi sono ritrovata in una stanzona con diversi tavoli sparsi, alcuni alti, altri bassi e uno in particolare lungo e numeroso dove ci si sedeva su sgabelli alti.
Di primo acchito mi è sembrato di essere atterrata in una cena di classe, si, ma non la mia.
Il senso di spaesamento però è durato veramente poco. Uno degli organizzatori mi ha subito intercettata presentandosi e chiedendomi nome e pronomi, spiegandomi un paio di cose base che mi avrebbero aiutata ad ambientarmi al meglio.
1.Sentiti libera di sederti dove vedi una sedia vuota e buttarti nelle conversazioni senza pensare di essere inopportuna.
2.Ordina ciò che vuoi ai camerieri indicando il tuo nome, così quando andrai a pagare sapranno esattamente cosa hai consumato.
3.Se ti alzi e lasci il posto per andare a fumare, fare pipì o altro, sappi che potresti non ritrovare la stessa sedia vuota al tuo ritorno. “Chi va a Roma… quando torna dovrà cercare un altro bel tavolo dove socializzare”.
Ok, mi piace questa modalità “siediti-saluta-tutte-le-persone-che-incroci-e-buttati”, ma sono ancora un pelino rigida.
Mi tolgo il cappotto, scelgo un posto e mi nascondo nel menù per un po’, per poi ordinare un hamburger e un gin tonic.
Non so se ho iniziato io per prima o sono state le altre persone ad avvicinarsi a me incuriosite, ma so solo che ad un certo punto ero lì che chiacchieravo amabilmente di kink, eventi, gelosia e non monogamie, solletico e feticismo dei piedi con gente che fino a mezzora prima non avevo mai visto in vita mia.
Al Tng di Bologna ci saranno state una cinquantina di persone e le età erano varie spaziando dai 22/23 anni fino ovviamente ai 36, con qualche “outsider” sulla quarantina (che era presente come partner/accompagnatore-trice).
Insomma, dopo pochissimo tempo ero ad una cena di classe, ma stavolta la classe era la mia.
E’ incredibile come, anche in questo caso, il senso di appartenenza delle persone ad una determinata comunità riesca a fare da meraviglioso collante.
Le conversazioni avvenute al Tng le ho personalmente trovate molto stimolanti, interessanti e alcune anche “tecniche”, ma non preoccuparti, se sei un* neofita, non conosci i termini giusti o le dinamiche, nessun* ti discriminerà e troverai sempre qualche persona pronta a spiegarti le cose senza arroganza.
In fondo siamo tutt* qui per imparare… a giocare.
Ps i miei nuovi amichetti del Tng Bologna mi aspettano tutt* ad uno dei prossimi Kinkster! Stay tuned.