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Ti faccio le domande giuste per aiutarti a risolvere le tue frustrazioni sessuali e relazionali, dando voce ai pensieri che non ti autorizzi a fare.

Mario Bonfanti

Nella Chiesa che vorrei – la storia di Mario Bonfanti, Pastore gay e Bdsm

La mia intervista a Mario Bonfanti ex Prete cattolico, amante della vita, libero e fuori dagli schemi. Esploratore erotico, BDSMer, ricercatore spirituale e tanto altro.

Eh già, questo articolo nasce dal mio enorme senso di colpa di non essere riuscita ad assistere al Workshop di Mario Bonfanti che si è tenuto domenica 8 gennaio all’interno dell’evento Sadistique a Milano.

Ma, da brava testarda e curiosissima ariete non mi sono arresa, e facendo qualche ricerca online, mi sono poi ritrovata a chattare con Mario su Facebook, avendo il privilegio di chiedere direttamente a lui di raccontarmi la sua incredibile storia di vita.

Da subito ho trovato in Mario Bonfanti una persona estremamente aperta, disponibile, che ha voglia di confrontarsi con il mondo portando per prima cosa la sua esperienza.

Sono sicura che se avessi avuto la possibilità di intervistarlo dal vivo sarebbe stata la tipica persona che con il suo sorriso ti mette totalmente a tuo agio e ti intima di chiedergli pure tutto ciò che vuoi senza farti nessun problema.

E… davanti ad un ex Prete, gay e pure BDSMer le curiosità, lo ammetto, sono tante.

La primissima cosa che viene da pensare è proprio: ma da punto A a punto B come c’è arrivato??

La spiritualità è qualcosa di ampio e di largo che non è legato solo al cristianesimo; la chiama “spiritualità del creato” Mario Bonfanti, quella sensazione che ci fa sentire viv* all’interno del Cosmo.

Estasi e orgasmo sono due cose estremamente vicine, la famosa estasi di santa Teresa è si un’opera d’arte, ma è anche orgasmo puro.

Mario dice che è importante riconsiderare questo nesso tra spiritualità e sessualità che una certa tradizione cristiana ha allontanato troppo, rendendolo quasi antitetico: più una persona è spirituale, meno sesso fa e viceversa.

Ma, facciamo un passo indietro che se no così siamo già al punto B.

Ti racconto la storia di Mario Bonfanti dall’inizio…

Mario Bonfanti

Tei: – “Mario tu sei stato un Prete, anzi leggo su Facebook Parish Priest, cioè Parroco. Ma davvero si possono avere tendenze Bdsm e diventare anche un Prete?”

Mario: -“Circa il bdsm… io fin da piccolo ne sono stato attratto. Ho iniziato a leccare i piedi di amici per gioco dalle elementari… e non ho mai smesso. 

Inoltre ricordo che ero affascinato dalla miniserie Radici, andata in onda quando avevo 6 anni. Soprattutto, le scene in cui Kunta Kinte (lo schiavo protagonista) veniva frustato a sangue, mi attiravano un sacco: avrei voluto essere al suo posto. 

Ed ero totalmente sereno con queste attrazioni feticistiche e fantasie Bdsm.”

Tei: -“E dopo? Cosa è cambiato?”

Mario: -“A 15 anni sono entrato in seminario e ho iniziato a provare disagio per le mie attrazioni e fantasie: lo confessavo, lo percepivo come “sbagliato”, come peccato da cui liberarmi… 

Ma per fortuna – come ho sempre detto – la mia forte carica erotica mi ha salvato. E così non ho mai realmente represso/soppresso questo lato della mia personalità. 

Anzi, lo alimentavo quotidianamente nelle fantasie masturbatorie e nel leccare di notte i piedi di alcuni miei compagni. 

Le vere e proprie pratiche Bdsm invece le ho incontrate molto più avanti: attorno ai 26/27 anni. E ne sono rimasto affascinato e ammaliato.

Tei: -“Ma nel frattempo come riuscivi a conciliare la scoperta della tua sessualità con il tuo percorso religioso?”

Mario: -“Dal lato ecclesiastico, nel 1991 sono diventato frate carmelitano… ma, dopo alcuni anni, nel 1997, me ne sono uscito, perché avevo visto alcune cose che mi avevano molto infastidito (come ad esempio atti di omofobia verso un mio compagno) e quegli ideali che mi avevano portato a entrare in convento si erano infranti. 

Sono rientrato dai miei genitori e sono rimasto a casa alcuni anni perché volevo verificare che quello fosse davvero ancora il mio cammino. 

Visto che il desiderio di diventare Prete restava e si rafforzava, ho deciso di riprendere il percorso, ma ho trovato porte chiuse o sbattute in faccia più volte. Finché conobbi in Sardegna un Vescovo disposto ad accogliermi. E così a fine del 2000 mi sono trasferito nell’isola e a novembre del 2002 sono stato ordinato Sacerdote.”

Tei: -“Beh, e lì riuscivi ad essere sereno? Eri a tuo agio? Come è andata a finire?”

Mario: -“E’ successo che vuoi il cambio del Vescovo e le voci che gli erano arrivate circa la mia omosessualità e la mia trasparenza, mi hanno creato problemi: così nel 2006 ho dovuto lasciare la Sardegna e rientrare in Lombardia dove a poco a poco mi sono inserito nel Clero locale. 

Tei: -“Mi pare che il 2006 sia esattamente l’anno dopo che fu eletto Papa Benedetto XVI, pensi che anche questo ‘cambio di guardia’ abbia influito in qualche modo con il tuo trasferimento?”

Mario Bonfanti

Mario: -“Non saprei, ma per amor di verità, da quando venne eletto papa Ratzinger, avevo iniziato a pensare di uscire dalla Chiesa cattolica per passare ad un’altra più inclusiva. 

Ma, volevo prendermi tutto il tempo necessario anche per crearmi un lavoro “laico”, visto che, uscito dalla Chiesa cattolica, non avrei più ricevuto uno stipendio.

Il Vaticano però ha accelerato i tempi e così me ne sono dovuto andare prima, era il 2012 quando avviarono un “processo canonico” per espellermi.

Nel frattempo avevo anche un po’ messo da parte il mio lato Bdsm per impegnarmi in relazioni omosessuali “vanilla”. 

Tei: -“E quindi cosa è successo alla tua vita dopo questo cambiamento così drastico?”

Mario: -“Un gruppo di persone mi seguì e ci trovavamo e celebravamo in casa, senza adesione ad alcuna Chiesa, poi nel 2014 ho incontrato per caso la MCC, Metropolitan Community Churches (me ne parlò un amico su Facebook) e nel 2015 aderimmo come gruppo e io avviai l’iter per diventare Pastore protestante (cosa che avvenne nel 2019).”

Tei: -“E il Bdsm? Una volta diventato Pastore hai poi coltivato una sessualità “vanilla”?”

Mario: -“In realtà sono tornato al Bdsm già molto tempo prima.

Nel frattempo, dopo essere stato lasciato dal mio ultimo compagno (2013) scelsi definitivamente di seguire la via del Bdsm, perché sentivo che quella era la mia strada. 

Ed è così che incontrai di lì a poco, colui che sarebbe poi diventato (ed è tuttora) il mio Padrone.

Tei: -“Ma nella Metropolitan Community Churches cosa pensano del tuo essere BDSMer? Ne sono a conoscenza?”

Mario: -“Nella MCC è noto e alla luce del sole il fatto che io pratico Bdsm e sono slave (schiavo) di proprietà di un Master… ed è totalmente accettato. 

Anzi: diversi leader della MCC mi hanno più volte ringraziato per la mia trasparenza e stimolato a proseguire su questo cammino. 

In Mcc abbiamo anche delle Pastore e dei Pastori trans.

Diamo importanza al tema dell’inclusione legato alla sessualità, anzi alle sessualità (plurale).

Tei: -“Sono felice che tu oggi sia libero di vivere la tua sessualità come meglio credi. Che progetti hai per il futuro?”

Mario: -“Ora sto per andare a vivere in Abruzzo, dove il mio Padrone ha acquistato un rustico con terreno sulle colline dell’entroterra di Pescara, per vivere in schiavitù volontaria h24 sotto di Lui.”

Tei: -“Allora non posso fare altro che augurarti una splendida vita anche nella nuova casa insieme al tuo Lui (con la elle maiuscola), e sperare di incontrarvi, magari insieme, ad un prossimo Play Party Bdsm.”

 

E ora che la mia intervista a Mario Bonfanti è finita, potete andare (e venire) in pace…

E tu, come vivi il rapporto tra la spiritualità o credo religioso e il sesso?

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