Se pensi che il pissing sia solo una categoria di tendenza su pornhub o una sorta di perversione dei giorni nostri, ti sbagli di grosso, perché in realtà l’origine di tale pratica è molto antica, addirittura mitologica.
Tei, in cosa consiste il pissing?
Questa pratica consiste nell’emissione di urina sul corpo o all’interno della bocca del o della partner allo scopo di generare piacere erotico ed eccitazione.
Il pissing, come ti stavo già dicendo, è una pratica che ha da sempre innaffiato la storia.
L’Erotica Universalis di Gilles Néret ci racconta che i nostri avi si pisciavano in faccia già prima del 100 a.C.
Anche parte della letteratura è innaffiata dal pissing, dal Marchese de Sade e le sue Centoventi giornate di Sodoma fino alle intime riflessioni di Havelock Ellis, che fu il primo a descriverla come feticistica.
Ellis era un orgoglioso idrante seriale e sosteneva che questa sua passione derivasse dalla sua infanzia.
Il pissing è un atto controverso, che richiede un’intimità e un senso della trasgressione non indifferenti. Diffuso soprattutto nell’ambito del BDSM, nel quale si ha una vera e propria ingestione da parte del soggetto sottomesso delle urine del soggetto dominante.
Può comunque essere svolto in maniera più “soft” (senza ingestione) come un gioco da fare in coppia per aumentare l’intesa fisica oltre che cerebrale, in cui ci si concede amorevolmente ai reciproci rilasci di fluidi intimi.
La pratica del pissing è oggi considerata un discreto tabù, per diverse motivazioni socioculturali.
Parlare di sesso imbarazza molte persone, così come parlare delle proprie secrezioni fisiologiche.
Il pissing abbraccia allegramente entrambi i “disagi”, per cui, vedi tu perché è considerato tabù…
Un’altra motivazione è la nostra cultura del pulito, la nostra ansia dell’igienico che contrasta con pratiche sessuali associate a parti o a residui del corpo ritenuti sporchi per antonomasia.
Come se ammettere un appetito sessuale per qualcosa di convenzionalmente sporco, ti renda intrinsecamente sporc*, “deviat*”: un timore che frena le persone dall’esplorare apertamente le proprie fantasie. Questo vale anche per il sesso anale ad esempio.
Alcune persone amano l’elemento visivo dell’urina “uno spruzzo di liquido che esce dall’oggetto del desiderio in maniera incontenibile”, anche perché la associano all’eiaculazione maschile che è indicazione visiva di un orgasmo.
Poi c’è la sua dinamica di potenza: sottomettersi alla pipì di qualcun* che è dominante, o viceversa. C’è qualcosa di degradante, a tratti umiliante e l’umiliazione è di per se spesso considerata come molto eccitante.
Un altro motivo per cui le persone potrebbero essere interessate all’urina è proprio il suo essere considerata tabù. La pipì è solitamente vista come qualcosa di estremamente privato, come ci viene insegnato sin dall’infanzia.
Sperimentare il pissing condividendo un “momento così intimo” come la minzione, potrebbe farti sentire, molto vicino alla persona con cui stai, un’intensa esperienza intima.
Nessun* sa di preciso quali siano le ragioni psicologiche che alimentano lo sviluppo di questo feticismo e sicuramente non esiste una risposta scientificamente univoca valida per tutt*, ma come ho già detto nel video sulle fantasie sessuali, non sempre è obbligatorio indagare sui motivi per cui ci piace qualcosa.
E’ totalmente lecito che tu rifletta e ti chieda per quale motivo ami il pissing, ma non devi farlo per forza, puoi invece semplicemente godertelo anche se pensi che sia un po’ “perverso”.
Dopotutto non avrebbe senso cercare di trovare una risposta a una domanda che di per se stessa un senso non ce l’ha.
Non è utile in fondo domandarsi perché alcune persone trovino eccitante l’utilizzo dell’urina durante il sesso, così come non avrebbe senso domandarsi perché a qualcun* piaccia il gelato piuttosto che la pizza.
Esistono delle motivazioni generiche, naturalmente, legate a questo feticismo; ma se a te piace questa pratica non è detto che il motivo sia tra questi.
Per alcune persone, questa pratica è eccitante per l’esperienza dell’essere sottomessi e degradati oppure del sottomettere e degradare, altre trovano eccitante semplicemente la sensazione corporea di calore liquido sulla loro pelle, altre lo trovano quasi “ritualistico”, una sorta di segno di adorazione totalizzante del o della partner.
Un po’ come i cani che marcano il territorio? Forse si, perché no…
Quindi Tei, se scopro che mi attira e mi piace il pissing che faccio?
Puoi fare quello che vuoi con il consenso dell’altra persona.
E se invece questa pratica non parte da me e mi viene posta come richiesta?
Se non ti senti a tuo agio con l’idea di sperimentare il pissing, parlane serenamente con l’altra persona, senza farla però sentire come una pervertita (non semplice, ma puoi farcela).
Se invece una parte di te è incuriosita dal tentare, ripeto, fallo senza temere e senza giudizio.
Nel sesso, ci sono sempre dei territori ignoti per ognuno dei partner, nei quali non si sa come muoversi ma dove è giusto incontrare l’altro o almeno provarci senza forzature.
L’arte del compromesso è sempre utile, anche in camera da letto, ma il consenso deve essere chiaro e mai dubbio.
Sta solo a te capire se questa pratica è qualcosa che ti si addice, scegliendo ovviamente la modalità in cui ti riconosci maggiormente.