Mi sono chiesta spesso perché cresciamo praticamente tutt* con il mito dell’amore che dura in eterno, quando penso che sia una cosa davvero strana a cui aspirare dato che l’essere umano di per sé non vive in eterno.
La nostra esistenza è davvero breve se paragonata anche solo alla vita media di un albero come la quercia.
L’amore eterno è un concetto sopravvalutato.
Perché, durante l’arco della mia vita dovrei per forza puntare a trascorrere tutti gli anni che ho a disposizione sulla terra amando una sola persona?
Con questo non sto dicendo che dovremmo essere tutt* poliamoros*. Il mio discorso è molto diverso e non c’entra con la monogamia.
Puntiamo sempre tutt* ad avere una relazione che duri “per sempre”, come se l’obiettivo fosse solo quello di invecchiare e morire insieme.
E nel frattempo?
Perché non ci limitiamo ad “amare nel presente”?
Perché chi riesce a rimanere sposat* per tantissimi anni (o davvero fino a che morte non ci separi) diventa un esempio da seguire? Perché ambiamo a tutto ciò e se non ci riusciamo crediamo di aver miseramente fallito?
Spesso non solo succede questo, ma magari, pur non essendo interessat* ad una relazione amorosa, sentiamo di doverne cercare una perché “è così che si fa, e se trovi il tuo per sempre sarai finalmente una persona realizzata”.
La crisi devastante però, arriva proprio quando quello che credevi dovesse per forza essere il tuo per sempre, in fondo non lo è.
Le persone reagiscano generalmente in due modi a questa catastrofe annunciata:
– C’è chi si mette i paraocchi e si convince che la sua relazione dovrà comunque essere un per sempre e continua a viverci dentro annegando nella frustrazione e nell’insoddisfazione.
– C’è chi mette fine alla relazione, volente o nolente e crede di non avere altre possibilità relazionali, perché il “Per sempre” ha una caratteristica specifica: si trova una sola volta nella vita.
Io sono una persona che quando ama ci mette tutta se stessa, non ho paura di lasciarmi andare, di mostrare le mie fragilità e i miei (numerosissimi) difetti quando sono davvero innamorata.
E’ normale che quando amiamo un’altra persona facciamo anche dei progetti insieme, costruiamo il nostro futuro, magari andiamo a vivere insieme, facciamo (o adottiamo) dei figli se ci va e in alcuni casi desideriamo anche sposarci.
Credo sia impossibile realmente amare qualcuno senza pensare ad un futuro insieme.
Ma pensare al futuro, non significa per forza credere nell’amore eterno.
Se mi segui già da un po’, forse saprai che io stessa sono all’interno di una relazione da quasi 10 anni, amo il mio compagno e starò con lui finché il nostro amore durerà.
Quotidianamente mi impegno perché il nostro amore duri? Si, ma fino ad un certo punto.
In che senso “fino ad un certo punto” Tei?
Intendo dire (e in questo caso sarò effettivamente un po’ cinica) che quando una coppia si chiede “come possiamo ravvivare la nostra relazione”, la relazione secondo me è già morta e non c’è nulla che possa essere ravvivato.
L’impegno quotidiano per far durare una relazione sta, secondo me, nella comunicazione costante e nell’evoluzione individuale delle persone che stanno all’interno della relazione stessa.
Credo che una relazione non possa “crescere”, se a crescere non sono per prima cosa le persone che la compongono.
Ti è mai capitato di smettere di amare un’altra persona perché aveva iniziato a “trascurarsi”?
Si, Tei, ma quanta superficialità, nella vita si vivono bei momenti e brutti momenti e può capitare anche di “lasciarsi un po’ andare”.
Certo, come no.
Ma secondo me quando diciamo “ho smesso di amarl* perché si trascurava troppo”, intendiamo dire in realtà che la persona al nostro fianco ha smesso di farsi domande, ha smesso di crescere, di evolversi ed è per questo che noi, abbiamo inizialmente perso interesse, fino poi ad arrivare a non amarla più.
A volte ci si evolve e si cresce in due direzioni opposte, è vero. Quando questo accade ci si allontana.
E perché dovrebbe essere una male?
Quando ho imparato ad accettare il fatto che tutto ha un inizio e una fine, ho capito che potevo amare molto di più di quello che stavo già facendo.
Finché credevo ancora nell’amore eterno e me lo ponevo come obiettivo, vivevo con addosso una sorta di scafandro pesantissimo.
Ogni passo che facevo all’interno delle mie relazioni era una scelta faticosissima, a tratti epica e che si portava dietro un significato sproporzionato.
Ci hanno cresciut* con tanti miti inutili: la felicità, l’amore eterno, la monogamia, la verginità (solo femminile ovviamente), la famiglia tradizionale, il successo.
Potrei andare avanti con la serie di miti inutili che costellano la nostra esistenza, ma la musica non cambierebbe.
La mia conclusione è che ognuno di questi concetti che ho appena elencato qui sopra, sia molto relativo e non per forza necessario.
Prova a chiedere a delle persone a caso cosa significa per loro avere successo nella vita, o cosa significa felicità.
Ognuna di queste persone ti darà risposte molto differenti.
Allora perché dobbiamo continuare a fare tutt* la spesa nello stesso supermercato che ci vende gli stessi identici kit per raggiungere la felicità, il successo, l’amore eterno e bla, bla, bla?
Basta kit pre-confezionati.