Parlo di sesso senza essere una sessuologa perché sono una sex blogger.
Lo so, la maggior parte delle persone nel nostro paese, di base, non sa nemmeno cosa significhi essere una sex blogger.
A poco più di due anni dall’apertura del mio Blog, essere sex blogger è diventato il mio lavoro al 100%.
Questa primavera ho avuto anche l’onore di essere invitata a parlare della mia professione all’Università di Urbino, presso la facoltà di Sociologia.
Non faccio altro, ho ormai da tempo abbandonato anche il mio lavoro da copywriter freelance.
Quello che porto avanti sul Blog è sia una passione, che una vocazione, che un lavoro.
Mi potrei definire, volendo, una sorta di attivista del piacere.
Dici che è troppo?
Ma torniamo a noi, perché “mi permetto” di parlare di sesso pur non essendo una professionista del settore come ad esempio una sessuologa, un’educatrice sessuale o una coach?
Sai cosa ti rispondo?
Ti rispondo: perché non dovrei?
Si, lo so, non si risponde ad una domanda con un’altra domanda, ma siccome mi permetto di rompere questo enorme tabù del parlare di sesso pur non essendo nessuno, ho deciso che ti rispondo con una domanda alla quale sarai tu a dover rispondere.
Le persone aprono Blog o account social dove parlano di qualsiasi cosa.
Ci sono blogger che scrivono di cucina, arredamento, giardinaggio, moda, animali, letteratura, geopolitica.
Il sesso perché non dovrebbe essere di mia competenza visto che sono un essere umano con una sua sessualità?
Ho esattamente tutto ciò che mi serve per parlarne.
E vorrei farti notare che io non do consigli medici, né offro consulenze (se non quelle relative ai sex toys che puoi richiedermi gratuitamente qui), ma mi limito a raccontare di me, condividere le mie esperienze, dare un parere su determinati temi che ovviamente rimane puramente personale, divulgare ciò che imparo leggendo libri condividendo le mie nuove conoscenze con chi mi segue.
A me sembrano tutte cose legittime. A te no?
Se le persone non sanno distinguere una blogger che condivide il proprio sapere e le proprie esperienze da una professionista che offre consulenze e percorsi di terapia, non è colpa mia, ma loro.
Si ok Tei, ma te la credi così tanto da pensare davvero che una figura come la tua sia così utile.
No, non me la credo e si, una figura come la mia è assolutamente necessaria oggi.
E sai perché penso lo sia?
Perché le persone non hanno mai imparato a parlare di sesso tra loro in modo sano, costruttivo, non perfomativo, positivo e hanno decisamente bisogno di prendersi questo spazio e questo tempo.
Abbiamo bisogno di riappropriarci di questo spazio che in realtà non è mai esistito, anche per questo ho deciso di crearlo io stessa.
In questi due anni ho dato vita a una vera e propria community sex positive e non giudicante, che si impegna giorno dopo giorno per decostruire ciò che di inutile abbiamo pensato di sapere sul sesso fino ad oggi e in realtà non ci è mai servito, ma anzi ha fatto tanti danni e in profondità.
Per creare uno spazio accogliente per tutt* non ci vuole un* sessuolog* (non che non possano farlo anche loro, ma avrebbe una valenza e un significato diverso), ci vuole una persona “comune”.
Perché non abbiamo bisogno di un permesso per parlare di una cosa che viviamo tutt*, nessun* esclus*!
La sessualità fa parte della vita di tutt* noi, anche quando “non c’è”.
Anche quando non c’è.
(Si, lo so, l’ho già detto, ma volevo il concetto ti fosse chiaro.)
In che modo cerco di raggiungere il mio obiettivo che è quello di vivere in un mondo più sex positive possibile?
Creando spazi non giudicanti, come il mio gruppo Telegram riservato (per accedere devi abbonarti al livello Basic 3euro/mese sul mio canale Patreon) dove è realmente possibile confrontarsi con altre persone di tutte le età in maniera aperta su temi quali sesso, relazioni, femminismo, discriminazioni, fantasie, kink e trarne reale beneficio.
In questi due anni il mio gruppo Telegram è diventato una vera e propria famiglia in continua crescita. Una famiglia variegata, dove non esiste una sfumatura sbagliata o un modo errato di essere, ma esiste solo il modo rispettoso.
Cosa? Vuoi sapere che ci azzecca la mia attività legata ai contenuti erotici che pubblico su Patreon con tutto il resto del lavoro di divulgazione che faccio qui sul Blog e sul mio canale YouTube e gli altri Social?
Ci azzecca tantissimo e ne ho parlato anche qui, dove ti racconto i 10 motivi per cui ho deciso di mostrarmi nuda su Patreon e di come tutto ciò che faccio sia in linea e coerente con la mia divulgazione al 100%.
Per portare avanti un discorso di liberazione sessuale consapevole, bisogna agire su tanti fronti diversi e, ad esempio, sarai stupit* dal sapere che nel mio gruppo Telegram, oltre a parlare di tematiche profonde e confrontarci su femminismo e patriarcato, mettiamo anche foto dei nostri genitali.
In che senso mettete foto dei vostri genitali Tei?
Si, hai sentito bene.
Ogni giorno della settimana è dedicato ad un tipo di “nudino” diverso. Ovviamente non è obbligatorio pubblicare le proprie foto e ogni persona sceglie quanto e come esporsi, ma sai cosa?
E’ maledettamente liberatorio far parte di una community dove è possibile fare un atto del genere senza incappare in molestie, commenti irrispettosi, oggettificazione non richiesta.
Fa sentire bene e ad oggi ha aiutato tante persone a migliorare il rapporto con il proprio corpo.
I percorsi di crescita individuali sono meravigliosi, ma alcune volte c’è bisogno della forza che solamente lo spazio della collettività può offrirti.
Dalla nascita di questo progetto ho visto sia uomini che donne, che persone non binarie, attraversare delle evoluzioni personali sorprendenti e mi sono sentita fottutamente privilegiata per aver potuto assistere a tutta questa bellezza.
Ho visto persone trovarsi di fronte alla scelta più difficile della loro vita e farcela, ho visto coppie aprirsi, coppie lasciarsi o addirittura nascere, ho visto persone realizzare le loro fantasie erotiche, ne ho viste altre arrivare finalmente a comprendere il proprio orientamento sessuale.
Ho assistito a pianti a dirotto e risate fragorose (soprattutto durante i due Raduni degli adulti consenzienti di Tei che si sono svolti dal 2022 in avanti).
“Il sesso si fa, non se ne parla.”
A mio avviso non c’è mai stata affermazione più sbagliata riguardo alla sessualità.
Di sesso si parla, se ne parla mettendoci la faccia e ad alta voce, non bisbigliando, perché non c’è nulla di cui vergognarsi, ma questa cosa la devi capire in primis tu.
Magari imparerai che si può passare tanto tempo a parlare di sesso e alla fine lo farai anche meno, ma lo farai “meglio”.