È facile sbagliare, ferire te stess* e le altre persone quando ci si addentra nel mondo delle non monogamie.
Negli ultimi anni, l’interesse verso le non monogamie è aumentato, catturando un numero crescente di persone in cerca di alternative alla monogamia. E non sembra che questo nuovo interesse si stia affievolendo.
Iniziano ad essere tante le persone che vedono nelle non monogamie il loro ideale.
Eppure ci sono molti modi diversi per viverle, proprio per questo è più corretto parlarne al plurale.
Non tutti saranno adatti a te e scegliere la struttura di relazione sbagliata può generare molta frustrazione.
In questi anni di lavoro come blogger e divulgatrice, ho ascoltato le storie di tante (troppe) persone che ho visto rovinarsi la vita andando nella “direzione relazionale” sbagliata (per loro).
Quindi, prima di tuffarti a capofitto in questa grande e nuova decisione di vita, ti suggerisco ben 7 domande chiave da porti.
Ti aiuteranno a capire se la non monogamia è davvero una buona soluzione per te.
1. Perché vuoi essere non monogam*?
Innanzitutto, la domanda fondamentale. Cosa ti spinge a esplorare questa parte del panorama relazionale? Qual è il tuo “perché”?
Ci sono vari motivi principali per cui le persone potrebbero essere interessate alle non monogamie.
Hai bisogni e desideri sessuali o relazionali che nessuna persona da sola può soddisfare e forse ti piacerebbe:
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- Fare sesso a tre, a quattro o altre forme di gioco di gruppo;
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- Guardare partner fare sesso con qualcun altro;
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- Sperimentare l’intimità con persone di genere, età, culture, orientamenti sessuali differenti, ecc.
Potresti anche avere bisogni e desideri che un singolo partner potrebbe soddisfare, ma non vuole comunque farlo.
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- Potrebbero esserci delle discrepanze tra i vostri livelli di desiderio sessuale, o nelle tue preferenze sessuali specifiche (sessualità kinky e vanilla), o nella tua modalità di romanticismo;
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- Partner potrebbe avere limitazioni fisiche o psicologiche che non gli consentono di soddisfare le tue esigenze;
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- Potresti avere una relazione a distanza.
Infine potresti essere interessat* alle non monogamie perché hai paura dell’impegno a lungo termine e della complessità e del lavoro che ne consegue.
Quindi potresti vedere le non monogamie come un modo per evitare gli impegni.
Spoiler: non sarà così.
Se cerchi questo ti consiglio di limitarti al sesso occasionale senza altre implicazioni.
Un altro caso in cui potresti trovarti, è quello nel quale il tuo/la tua partner è interessat* a esplorare le non monogamie e non vuoi perderl* quindi scegli di provare a metterti in gioco.
Ognuna di queste ragioni richiederà un approccio leggermente diverso nel modo in cui esplorerai la tua non monogamia e la negozierai con partner:
2. Quanto è stabile e felice la tua relazione attuale?
Se hai già un* partner e stai cercando di aprirti alle non monogamie, preparati perché queste esplorazioni faranno quasi sicuramente emergere alcuni sentimenti difficili, tra cui gelosia, possessività, invidia, insicurezza, rabbia, paura o senso di minaccia.
Le non monogamie possono apportare molto valore alla tua vita, ma non sarà una passeggiata.
Stai letteralmente uscendo da un’area del panorama relazionale che è ben delineata, riconosciuta, governata da regole universali e chiaramente stabilite, ben note e accettate come norma dalla società occidentale e non solo.
Intraprendendo un viaggio nelle non monogamie, ti sposterai in un’area completamente diversa sulla mappa, governata da un nuovo insieme di norme e regole che sono sconosciute alla maggior parte delle persone e pesantemente stigmatizzate e fraintese dalla società.
Anche nelle relazioni più stabili e felici, caratterizzate da una buona dose di amore, cura, intimità, fiducia, rispetto, buona comunicazione e risoluzione costruttiva dei conflitti, aprirsi scuoterà almeno un po’ il tuo senso di sicurezza, almeno all’inizio.
Se siete in una posizione abbastanza stabile per cominciare, probabilmente voi e il vostro/la vostra partner troverete il nuovo equilibrio in questa inesplorata isola del panorama relazionale.
Attraverso qualche tentativo ed errore, insieme scoprirete il contenitore che è giusto per entramb* e troverete il vostro mutevole equilibrio.
Tuttavia, se invece pensi di trovarti su un terreno traballante, molti conflitti irrisolti e risentimento accumulato verranno a galla.
Il più delle volte, “aprirsi” non farà che esacerbare questi problemi. Spesso porterà alla fine di una relazione che non doveva necessariamente finire, o a una fine molto più brutta di una relazione che avrebbe potuto concludersi in modo più amichevole e sereno.
Questo non significa che dovrai essere perfettamente felice in coppia per buttarti nelle non monogamie, ma dovrai mettere in conto una valanga di introspezione e lavoro.
3. A che punto sei del tuo percorso di guarigione?
Tutt* ci portiamo dietro ferite risalenti all’infanzia.
Sebbene l’intensità del trauma subito e la dimensione delle cicatrici rimaste siano molto variabili, nessun* arriva all’età adulta indenne.
A meno che tu non abbia già fatto un lavoro di terapia mirato a guarire tali ferite, la non monogamia, può essere più difficile da gestire se non si affrontano determinati nodi.
Le parti di noi non ancora guarite, sono spesso molto più facili da contenere, mascherare o ignorare nella monogamia o nella vita da single. Molte cose possono essere nascoste sotto il tappeto.

Le nostre ferite diventeranno davvero difficili da ignorare e quasi certamente mostreranno la loro natura quando condivideremo la persona che amiamo con altr* o esploreremo noi stess* in modi in cui non abbiamo mai fatto prima.
Quindi, sii consapevole delle tue ferite, dei tuoi traumi e delle parti non guarite di te, della loro provenienza e dei trigger che fanno in modo si risveglino per tornare a sanguinare. Parlane con partner e condividi con l*i gli eventi chiave del tuo passato.
4. Quanto bene riesci a comunicare i tuoi bisogni e i tuoi limiti?
Siamo abituat* al fatto che di sentimenti si parla poco, figuriamoci di sesso. Comunicare all’altr* i nostri desideri risulta spesso estremamente difficile.
Questo è particolarmente vero se ciò che (non) vogliamo esula dalla ristretta cerchia del socialmente accettabile.
Uno dei problemi del nostro mondo con orientamento super sex negative è che ci impone un modello di monogamia unico, in cui tutt* dovrebbero volere e non volere le stesse cose.
Non ci incoraggia, e spesso ci scoraggia attivamente, dallo scavare più a fondo dentro noi stess* e dall’esplorare i nostri veri desideri, bisogni e limiti.
Veniamo educat* non possedendo nemmeno il linguaggio per esprimere a parole tutto questo.
Ci sarà un motivo se, nei moderni progetti di educazione sessuoaffettiva rivolti alla scuola primaria, uno dei primi step è insegnare ai bambini a dare un nome alle loro emozioni.
La capacità di comunicare i propri bisogni e limiti (in ambito sessuale e relazionale) è un’abilità essenziale in tutti i tipi di relazione. Ma più partner hai, più importante sarà questa capacità.
5. Quanto sei in grado di identificare e rispettare le esigenze e i limiti delle altre persone?
Per certi versi questa domanda è semplicemente l’altra faccia della precedente.
Ma per assicurarti che i tuoi bisogni e confini siano rispettati, serve una cassetta degli attrezzi diversa da quella necessaria per assicurarti di rispettare i bisogni e i limiti degli altri.
Alcun* di noi sono davvero brav* a sostenere e prendersi cura di sé, ma non molto brav* (o a volte davvero scars*) a sostenere e prendersi cura delle altre persone.
Altr* ancora invece faranno di tutto per assicurarsi che gli altri siano felici e si sentano al sicuro, ma non muoveranno un dito per loro stess*.
Abbiamo bisogno di entrambe le competenze per costruire relazioni veramente sane e positive (monogame e non).
Ma, come la nostra capacità di sostenere e prenderci cura di noi stess*, una capacità ben sviluppata di sostenere e prenderci cura degli altri è particolarmente critica nelle non monogamie. Perché, più partner sessuali e/o romantici hai, più possibilità avrai di ferire persone.
6. Quanto sono buone le tue conoscenze in materia di sesso sicuro?
Se hai intenzione di essere non monogam* è possibile che avrai più partner sessuali. Ciò aumenterà significativamente le tue possibilità di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili (IST) e anche gravidanze indesiderate se hai un utero.
Comprendere, gestire e negoziare i rischi per la salute sessuale è, quindi, un’abilità essenziale per chiunque voglia esplorare questa parte del panorama relazionale.
Non è un’impresa da poco. Ci sono molti fattori che lavorano contro la nostra capacità di gestire in modo sicuro la nostra salute sessuale e riproduttiva (e quella di partner) quando abbiamo più relazioni.
Da un lato, c’è l’enorme quantità e complessità delle informazioni riguardanti tutti i rischi coinvolti e le strategie di riduzione del rischio disponibili, dall’altra il completo fallimento della società nel fornire alle persone gli strumenti necessari per proteggere se stesse e i propri/le proprie partner (vedi totale mancanza di educazione sessuale nel nostro paese).
Tutto ciò contribuisce a creare una realtà in cui milioni di persone si impegnano in comportamenti sessuali ad alto rischio senza la piena consapevolezza di ciò che stanno facendo.
7. Hai una comunità di supporto?
Le relazioni non monogame restano ancora fortemente stigmatizzata nella maggior parte delle società.
Ciò è molto vero anche negli Stati Uniti. Lo stesso sondaggio YouGov del 2023, ha rilevato che il 45% degli americani desidera qualcosa di diverso dalla monogamia, ma solo il 30% approva effettivamente le relazioni aperte, lo scambismo o il poliamore.
Le persone non monogame sono profondamente consapevoli dello stigma nei loro confronti, che può spaziare da commenti negativi, giudizi e battute non richieste, a discriminazioni sul lavoro, nell’assistenza sanitaria, nell’istruzione o nei tribunali, fino a minacce o aggressioni fisiche e/o verbali.
Quindi, se si sceglie la via delle non monogamie, ci sono ottime probabilità che si debba fare i conti almeno con una certa quantità di discriminazione. Oppure si dovrà tenere segreta quella parte della propria vita, il che avrà il suo prezzo non indifferente.
Come non dovrebbe sorprendere chiunque abbia vissuto come una minoranza, maggiore è lo stigma che le persone non monogame sperimentano, peggiore sarà la loro salute mentale e la qualità delle loro relazioni.
Una parte importante di questa equazione è lo stigma interiorizzato riguardo alla non monogamia che le persone che scelgono questa via portano nelle loro vite.
Molt* di noi portano dentro di sé la vergogna di anni e decenni di ascolto del fatto che la monogamia è l’unico luogo giusto “sulla mappa”. Se noi in primis non approviamo il nostro stile di vita, non possiamo viverlo in modo sano e appagante.
“L’uomo è un animale sociale”, scriveva Aristotele, e in quanto tale, non può prosperare da solo.
Abbiamo bisogno di sentirci accettat* dagli altri e connessi alla comunità, attuando comportamenti coerenti con la nostra scala di valori e le nostre credenze.
Per cui, se hai intenzione di intraprendere la strada delle non monogamie, è fondamentale che dedichi del tempo a decostruire la vergogna che hai interiorizzato e che circonda gli stili di vita non monogami, magari entrando in contatto con persone e comunità che promuovono una visione sex positive delle relazioni e dell’esistenza.