Le relazioni aperte sono adatte a tutt*?
Assolutamente no! Niente nel sesso e nelle relazioni è giusto per tutt*; la monogamia certamente non lo è, ma neanche le relazioni aperte.
Infatti sorrido sempre molto quando sui social qualcuno afferma “se fossimo tutt* poly il mondo sarebbe un posto più felice e non esisterebbe più il tradimento”.
Siamo tutt* molto divers* nelle nostre personalità, desideri, bisogni e limiti quindi, diverse strutture relazionali funzioneranno per noi in modo differente.
Ecco perché è così importante conoscere sé stess* e il proprio funzionamento, in modo da poter trovare qualcosa che sia adatto a ciascun* in base al punto della vita in cui si trova.
Quali sono i consigli da tenere a mente quando si pensa per la prima volta di aprire una relazione?
Il mio consiglio numero uno è di non farlo da sol*. Le relazioni aperte sono più complesse di quelle monogame; non ci sono veri modelli da seguire e si trovano pochissime informazioni.
È facile rovinare una relazione aperta e causare molto dolore e sofferenza a tutte le persone coinvolte. Prenditi del tempo per istruirti. Leggi qualche libro, ascolta podcast, fai un corso, lavora con un* consulente formata come me, entra in contatto con altre persone e con la comunità non monogama, parla a lungo con partner, prenditi tutto il tempo che ti serve e vai piano.
Le relazioni aperte possono essere unilaterali?

Certo che si! Ci sono così tanti modi diversi per avere una relazione aperta. Aperta/mono o poli/mono è uno di questi. Può funzionare se la persona monogama è felice di non avere attività “extracurricolari” e non ha problemi con il fatto che partner invece ne abbia.
Quando le coppie negoziano relazioni aperte, spesso pensano che le regole per i/le due partner debbano essere le stesse, uguali e alla pari. Non è così! Non è questo il punto: perché non è possibile desiderare per forza le stesse cose dell’altr*.
La relazione ideale è quella in cui ogni partner ottiene ciò che vuole, anche quando è diverso da ciò che vuole l’altr*.
Come si bilanciano le esigenze dei/delle divers* partner?
Questa potrebbe essere una delle cose più difficili nel gestire relazioni aperte. Lo fai comunicando chiaramente e in modo trasparente su quali siano i bisogni delle persone, cosa puoi realisticamente dare loro.
Se sono una persona poliamorosa single in che modo posso relazionarmi con una persona all’interno di una relazione aperta?
(Lo so… non pensavi che una persona poliamorosa potesse definirsi single, ma perché no? Le persone monogame possono essere sia single che in coppia, quindi vale lo stesso per chi è poly.)
Ovviamente questo è un discorso molto ampio e con mille variabili, ma il mio consiglio principale per imparare a tutelarti in una situazione del genere, è quello di essere molto assertiv* nell’esprimere le tue esigenze e stabilire i tuoi limiti, altrimenti ti sentirai sempre all’ultimo posto, in un sistema gerarchico che tenderà a schiacciarti e fregarsene dei tuoi desideri, mettendo sempre al primo posto i loro (visione coppiacentrica).
Molte coppie non si rendono nemmeno conto di avere quel privilegio e, nel loro tentativo di preservare la natura speciale del loro rapporto, non si accorgono di come questi accordi e regole che hanno, possano condizionare negativamente la vita di un’altra persona.
Come superare la gelosia?
Questa è la domanda delle domande e allo stesso tempo la più comune che mi viene rivolta sulle relazioni aperte.
La gelosia è dura quando si muovono i primi passi verso le non monogamie! Anche per chi non si ritiene una persona molto gelosa di base. Ma la gelosia è un’emozione, e come altre emozioni possiamo accoglierla.
Non siamo impotenti contro di essa. Quindi, non aver paura della gelosia. Se canalizzata correttamente, può essere un veicolo piuttosto potente per la crescita personale e relazionale.
Come superare le insicurezze?
In genere, lo si fa stabilendo e costruendo quello che può essere visto come una sorta di contenitore o dei limiti attorno alla propria “apertura” che ci facciano sentire sicur* e a nostro agio, per poi superarli gradualmente con l’aiuto di un* partner rassicurante e solidale, di un* consulente formata sulle non monogamie o di una community non giudicante.