La mia amica Giulia ha recentemente sperimentato in prima persona quanto non lavorare sulla comunicazione nelle relazioni e anzi, supporre cose, possa essere deleterio, sia nell’immediato che a lungo termine.
Presa in un vortice fatto di NRE, si è lasciata fregare da un problema di aspettative contrastanti che hanno evidenziato la necessità critica di una comunicazione aperta all’interno delle relazioni.
Ma ora ti racconto…
Giulia era appena tornata da un esaltante festival musicale di tre giorni ad Edimburgo insieme a Zain, un uomo che aveva iniziato a frequentare di recente.
Nonostante la distanza fisica tra loro, Giulia in Italia e Zain a Dubai, la loro connessione sembrava promettente.
Il weekend, dai racconti con cui la mia amica mi ha sommersa, sembra essere stato un turbine di chimica, incontri appassionati e complicità senza soluzione di continuità, mentre affrontavano insieme il festival.
Ogni momento trascorso a ballare sotto le stelle e a condividere sguardi intensi, sembrava un passo verso qualcosa di davvero significativo (per Giulia).
Il loro legame si è fatto così forte che Zain ha iniziato a presentare Giulia a tutti come la sua ragazza. Sebbene avessero brevemente sfiorato l’idea di mantenere una relazione non monogama, data la distanza e il loro reciproco desiderio di libertà sessuale, i dettagli di questo accordo sono rimasti sempre vaghi.
Ma quindi Tei poi cosa è andato storto?
Giulia, travolta dall’entusiasmo per la loro storia d’amore nascente, ha cominciato a immaginare un futuro più stabile, anche se non tradizionale (cioè non monogamo), con Zain. Meno di 24 ore dopo essersi salutati, Giulia però riceve una videochiamata da Zain che la lascia sbalordita.
Con un sorriso disinvolto, lui le ha mostrato con orgoglio un’altra donna nuda nel suo letto d’hotel, spiegando che aveva perso il volo e che avevano colto l’occasione per divertirsi un po’ insieme. Zain, al telefono con Giulia, ha persino fatto riferimento al loro tentativo fallito (suo e di questa nuova ragazza) di trovare una terza persona per un threesome la sera precedente in un club.
Come puoi immaginare, il cuore di Giulia in quel momento è sprofondato.
Si è sentita colta di sorpresa, la sua mente era in preda a sentimenti di tradimento e dolore.
Si Tei, scusa ma non era entrambi non monogami?… quindi dove sta il problema?

Per lei, quel comportamento sembrava irrispettoso e del tutto incompatibile con la relazione significativa che aveva immaginato, seppur in un contesto non monogamo.
Supponeva che Zain fosse interessato solo a una scappatella occasionale e che fosse pronto quindi a rendere quella con lei una relazione chiusa ed esclusiva.
Ed è a questo punto che sono subentrata io per consolarla, ma anche per spingerla e spronarla ad avere una conversazione aperta con Zain, prima di trarre qualsiasi conclusione o prendere decisioni.
Il mio consiglio ha portato la mia amica ad affrontare i suoi sentimenti e a cercare chiarezza. Durante la loro (primissima) sincera discussione, alla fine è diventato evidente che il loro malinteso derivava da aspettative e preferenze diverse riguardo al loro accordo non monogamo.
Zain voleva sinceramente una relazione più seria e continuativa con Giulia. Aveva dato però per scontato che, data l’apertura di lei agli incontri di sesso di gruppo durante il weekend insieme, lei si sarebbe sentita a suo agio e persino magari eccitata, all’idea che lui condividesse le sue altre esperienze sessuali.
Dal suo punto di vista, la sincerità era essenziale per evitare segreti e costruire la fiducia nella loro relazione.
Giulia, d’altro canto, aveva immaginato un approccio più compartimentato al loro accordo non monogamo. Sebbene fosse entusiasta delle esperienze condivise, non era preparata a rivelazioni dettagliate su incontri separati.
Tale disconnessione ha evidenziato un problema comune nelle relazioni non monogame: trovare l’equilibrio tra trasparenza e comfort emotivo.
Questa situazione sottolinea l’importanza critica di una comunicazione chiara e aperta nelle relazioni non tradizionali (anche nelle altre eh…).
Le supposizioni sul livello di comfort o sulle aspettative di un* partner possono portare a sentimenti dolorosi e incomprensioni, anche quando entrambe le parti hanno le migliori intenzioni e sono in assoluta buona fede.
Per navigare in queste acque, è essenziale porre domande dirette (lo so che non è per niente facile) e avere conversazioni esplicite su limiti, aspettative e preferenze.
Se sei in una relazione non monogama, prendi in considerazione confronti su:
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- Quante informazioni vogliamo condividere sui singoli incontri?
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- Ci sono alcuni tipi di esperienze che preferiamo mantenere private?
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- Come possiamo bilanciare l’apertura con il rispetto dei sentimenti reciproci?
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- Qual è il nostro livello di comfort individuale nell’ascoltare o vedere prove di altr* partner?
Non esiste un approccio universalmente corretto a questo tema.
Non mi stancherò mai di dire che ciò che funziona per una coppia, potrebbe non funzionare per un’altra.
L’obiettivo è trovare un modello che rispetti le esigenze e i limiti di entramb*.
Come è andata a finire la storia della tua amica Tei?
Nel caso di Giulia e Zain, la loro conversazione aperta ha portato a una migliore comprensione delle rispettive prospettive. Hanno concordato di mantenere private le loro esperienze separate per il momento, consentendo loro di andare avanti con la loro relazione su basi più solide.
Ti ho voluto raccontare questa storia, semplicemente perché penso che analizzare le vicende di persone reali aiuti di più a comprendere le dinamiche di ogun* di noi e anche perché possa fungere da potente promemoria del fatto che in ogni relazione, sia monogama che non, la comunicazione è la chiave di tutto.
Quindi ricorda: non dare per scontato, chiedi!
Sii apert* riguardo alle tue esigenze, ascolta il punto di vista di partner e lavora insieme a l*i per creare una dinamica che vada bene a tutte le persone coinvolte.
Promuovendo questo livello di apertura e comprensione, puoi evitare tanta sofferenza inutile e costruire legami più forti e appaganti.
*I nomi che ho scelto sono di pura fantasia.