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Ogni mese, attraverso PODCAST, RACCONTI EROTICI autobiografici, FOTO di nudo artistico, audio ASMR, ti accompagno in un viaggio nell’erotismo che ti permetterà di riconnetterti alle tue reali fantasie, per riaccendere il desiderio atrofizzato e viziato.

Ti faccio le domande giuste per aiutarti a risolvere le tue frustrazioni sessuali e relazionali, dando voce ai pensieri che non ti autorizzi a fare.

confini relazioni

Come stabilire confini sani costruendo relazioni positive

I confini sani definiscono qual è il comportamento che all’interno di una relazione garantisce la sicurezza di entrambe le parti.

Stabilire dei confini sani è fondamentale per prendersi cura di sé e avere relazioni positive

Ma cosa sono i confini?

I confini variano da persona a persona e sono mediati da influssi culturali, personalità e contesto sociale. 

I confini appropriati nell’ambito di un incontro di lavoro sembrerebbero assurdi se applicati in una discoteca tra amici. 

Stabilire dei confini definisce le nostre aspettative su noi stess* e sulle altre persone nei diversi tipi di relazioni. Possiamo non subire i confini dell’altr* solo se conosciamo i nostri.

I confini sono limiti che identifichiamo per noi stess* e applichiamo tramite l’azione o la comunicazione. 

Quando definiamo ciò di cui abbiamo bisogno per sentirci al sicuro e in salute, creiamo strumenti concreti per proteggere quelle parti di noi.

Ho parlato di confini anche all’interno del mio workshop sull’immagine corporea (e più di recente e in modo mirato anche in quello che ho tenuto a Brescia sabato 5 aprile 2025), in cui ho spiegato come, per prendersi cura della propria immagine corporea è importante stabilire tali confini spesso proprio con le persone con cui interagiamo di più (genitori, partner, amici stretti) e che magari fanno commenti non richiesti sul nostro aspetto.

Come l’esercizio fisico o la meditazione, la maggior parte delle persone sa che porre dei confini al lavoro e nella vita privata è qualcosa che probabilmente dovrebbero fare per il proprio bene, ma anche quello di chi le circonda. 

Tuttavia, trovare il tempo (e la voglia) per modificare comportamenti disfunzionali e imparare e costruire nuove abitudini, è più facile a dirsi che a farsi.

Studi recenti mostrano che lo stress, l’ansia e l’insonnia, nel periodo post-pandemia sono aumentati. Non sorprende che sia così, dato che all’interno di questo sistema sempre più capitalista dove la performance è l’unica cosa che conta, il tempo libero delle persone diminuisce ogni giorno di più.

Settare dei confini è la reale soluzione alla portata di chiunque. 

Quando definiamo ciò di cui abbiamo bisogno per sentirci sicuri* e san* e creiamo strumenti per proteggerci, possiamo fare miracoli per il nostro benessere al lavoro, a casa, nelle relazioni sia romantiche, che amicali o sessuali.

Un confine, ad esempio, potrebbe essere il modo in cui vogliamo che i nostri/le nostre partner e colleghi/colleghe comunichino con noi, quando vogliamo che i nostri capi/cape ci contattino o persino i giorni in cui preferiamo lavorare rispetto al riposo (lo so, questo non è attuabile per tutt*).

Allora perché abbiamo così tante difficoltà a impostare dei confini nelle relazioni di varia natura? 

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La pelle è un evidente confine fisico, ma esistono anche altri tipi di confini interpersonali, tra cui un limite che si estende oltre il corpo. 

Considera cosa succede quando qualcun* ti si avvicina troppo. Sicuramente lo descriveresti come una persona che invade il tuo spazio personale, ma è importante sottolineare come le definizioni di spazio personale variano a seconda della cultura, del tipo di relazione e del contesto sociale.

Nella mia esperienza di consulenza sex positive a varie tipologie di persone, ho imparato che la pratica di definire confini sani può essere vitale. 

Sebbene i limiti rappresentino cose diverse per persone diverse, ci costringono universalmente a esaminare comportamenti disfunzionali che hanno radici nel nostro passato e possono far emergere dialoghi interiori negativi che sono dolorosi da affrontare. 

Ad esempio, una persona con tendenza a compiacere le altre (un’insicurezza che probabilmente ha sviluppato durante l’infanzia), potrebbe avere difficoltà a stabilire dei confini perché sente il bisogno di “dare” continuamente per essere degna dell’attenzione e dell’affetto altrui

Le persone fortemente motivate, d’altro canto, potrebbero vedere un confine come un fallimento personale o un attacco al proprio ego. 

La buona notizia è che, indipendentemente da quali scheletri si nascondano nel tuo armadio, ho potuto osservare che anche i comportamenti più radicati possono essere disimparati tramite l’impostazione di confini. 

Come stabilire confini sani

In fondo, i confini riguardano il potere.
Ci costringono ad analizzare perché potremmo non darci il permesso di lavorare e vivere nel modo che riteniamo migliore per il nostro benessere.

Se non decidi tu per la tua vita, i tuoi programmi, il carico di lavoro che puoi sopportare, chi lo farà?

I confini ci permettono di decidere quando, come e se cedere tale potere.

Ecco perché, quando stabiliamo dei confini, di solito sbagliamo quando ci aspettiamo che siano gli altri a darci ciò di cui abbiamo bisogno anziché prendere noi l’iniziativa. 

Arrendersi e subire i confini altrui senza esplorare i propri, porta solo a coltivare un crescente risentimento e una frustrazione sempre più grande.

Per stabilire dei confini sani è necessaria la consapevolezza di sé . Dobbiamo essere chiar* sulle nostre aspettative verso di noi e verso le altre persone, e su ciò con cui ci sentiamo e non ci sentiamo a nostro agio in situazioni specifiche. 

Per stabilire dei confini sono necessarie delle buone capacità comunicative che trasmettano assertività e chiarezza.

Cosa fare nella pratica

L’assertività implica l’espressione aperta e rispettosa dei propri sentimenti. Non comporta il fare richieste, ma prevede che le persone ti ascoltino. 

Stabilire dei confini sani richiede di affermare i propri bisogni e le proprie priorità come forma di cura di sé. 

Tawwab (psicoterapeuta americana e autrice del bestseller “Impara a dire di no”), delinea tre semplici passaggi per stabilire dei limiti positivi: 

Fase 1. Sii il più chiar* e dirett* possibile e senza alzare la voce. 

Fase 2. Esprimi il tuo bisogno o la tua richiesta direttamente in termini di ciò che vorresti, piuttosto che di ciò che non vuoi o non ti piace. 

Fase 3. Accetta qualsiasi disagio che ne derivi, che si tratti di colpa, vergogna o rimorso. 

Il terzo passaggio è comune tra le persone con scarsi confini, problemi di dipendenza affettiva o che cercano di compiacere gli altri. 

A volte, le persone adulte sono stati cresciute da genitori che hanno insegnato loro che esprimere i propri bisogni è sbagliato ed egoistico. 

Tuttavia, non accettare il disagio che deriva dal definire confini sani in età matura significa accontentarsi di relazioni disfunzionali che possono causare risentimento, manipolazione e (in alcuni casi) abuso.

Esempi di confini sani

    • Rifiutare qualsiasi cosa non vuoi fare

    • Esprimere i propri sentimenti in modo responsabile

    • Parlare onestamente delle tue esperienze

    • Affrontare i problemi direttamente con la persona coinvolta e non con una terza parte

    • Rendere chiare le proprie aspettative anziché dare per scontato che le altre persone le capiranno.

Sicuramente, quando abbiamo a che fare con persone che ripetutamente oltrepassano o violano i nostri confini personali, allora l’intera natura della relazione potrebbe dover cambiare. 

Questo può essere complicato quando la relazione è con qualcuno a cui non possiamo sfuggire, come colleghi e familiari stretti.

Un modo per superare gli ostacoli che ti impediscono di impostare confini e ri-potenziare te stess* è cambiare la tua mentalità rispetto a come essi funzionano. 

Devi comprendere che i confini sono limiti che identifichi per te e applichi tramite l’azione o la comunicazione. Questo non significa che otterrai tutto ciò che vuoi quando lo vuoi. 

Significa solo che esistono piccole cose sotto il tuo controllo che puoi fare per proteggere il tuo tempo e la tua energia.

Per cominciare, inizia a etichettare i tuoi confini come “hard” (duri/rigidi) o “soft” (morbidi).

    1. Confini hard (non negoziabili): confini su cui non sei dispost* a scendere a compromessi e su cui devi agire immediatamente. Considerali come cose che non farai mai o che non accetterai mai come ragionevoli. Ad esempio, non accetterò mai di fare sesso con una persona che in precedenza mi ha ghostat*.
    2. Confini soft (aspirazioni): confini che sono più simili a desideri e su cui sei dispost* a scendere a compromessi. Considerali come obiettivi che vuoi raggiungere ma su cui sei flessibile. Ad esempio, potresti voler iniziare ad andare a letto mezzora prima la sera per leggere un libro, ma altre persone sono coinvolte (ovvero partner e/o figli) nel rendere ciò realtà. Puoi decidere di pensare a come inizierai quella conversazione specifica e quale sarà la tua reale richiesta.

Quando cominci a definire i confini come “duri” e “morbidi”, diventerà più facile capire i tuoi “non negoziabili” rispetto alle tue “aspirazioni”. 

Ciò ti consentirà di fare con sicurezza scelte che siano allineate con i tuoi bisogni più profondi e di gestire la tua energia mentre lavori sul resto.

Confini nelle relazioni romantiche e/o sessuali

“I confini sono la porta d’accesso alle relazioni sane.”

Le relazioni sentimentali spesso vanno in crisi quando si fanno supposizioni implicite sui valori condivisi e sugli obiettivi della relazione.

La chiave per avere relazioni intime sane è una comunicazione chiara tra i/le partner sui bisogni e le aspettative reciproche.

Ricordati che fissare dei limiti non comprometterà la relazione e se questo accadrà significa che le fondamenta erano già “marce”. 

Stabilendo dei confini nelle relazioni, potrai scoprire anche quali sono sane e quali no. 

Come spiega Tawwab, se amici, familiari o colleghi di lavoro si oppongono ai nostri confini ignorandoli, sfidandoli o tagliandoci fuori, allora la relazione era già disfunzionale e doveva finire.

Tuttavia, i confini non sono muri.

Il comportamento che erige muri, come tagliare fuori le persone senza dare loro il diritto di replicare (talvolta chiamato ghosting) o il trattamento del silenzio prolungato, non riguarda la definizione di confini sani, ma è emotivamente violento.

Mentre sperimenti confini hard e soft, ricorda che il processo è fluido. 

L’obiettivo è acquisire una comprensione più profonda di ciò che vuoi realmente, piuttosto che di ciò che ti viene dato da un* cap*, un* cliente, un* partner, un* figli*, un* amic* o dalla società in generale. 

Prenditi del tempo per riflettere e valutare i tuoi desideri, potresti scoprire che i confini non ti limitano, anzi, ti danno lo spazio per creare la vita che vorresti davvero vivere.

I confini appropriati possono variare molto a seconda del contesto, ma è importante stabilirli in tutti gli ambiti della vita in cui interagiamo con le altre persone.

Infine, sebbene stabilire dei confini sia fondamentale, è altrettanto importante rispettare quelli delle altre persone, compresi genitori, figli*, partner ecc.

 

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