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Sex Report: Kinksters, è solo un Play Party

Sono stata al mio primo Kinksters a Bologna dove ho sorseggiato una tisana seduta su veri banchi di scuola.

Tisana? Banchi di scuola? Kinksters? Tei ma spiega meglio che stai a dì??

Il Kinksters è solo un Play Party.

Così dichiara lo slogan sulle locandine pubblicitarie che si trovano ovunque nel loro canale Telegram (ricco di foto e video), nella pagina Instagram e in quella Facebook.

Per questa volta eccezionalmente di venerdì (di solito si svolge quasi sempre di sabato e domenica), ho partecipato al mio primo Kinksters, a partire dalle ore 22, presso il club Certe Notti di Minerbio (BO), organizzato dall’Associazione BDSM Bologna Project.

Per questa mia prima immersione, e per via di altri impegni lavorativi, ho deciso di vivere il Kinksters solo nella sua dimensione serale, ma le porte del Certe Notti aprono i battenti agli amichetti Kinky (generalmente ogni secondo weekend del mese), dando la possibilità di accedere al locale con questa formula:

-Primo giorno apertura ingressi dalle 14.30 alle 18.30 per godersi Spa e piscina      

-Seconda apertura ingressi dalle 22.00 alle 24.30 (massimo)         

-Dalle 22.00 alle 4.00 di notte svolgimento del Kinksters “Play Party Ora Buca” 

-Secondo giorno dalle 12.00 alle 12.30 stretching (si, giuro non sto scherzando)

-Dalle 14.00 alle 18.00 Peer 2.0 (tutto corde in sala Shibari)       

-Dalle 18.30 Aperitivo

Baci, abbracci, saluti, schiaffi e sculacciate.

Si Tei, ma quanto costa partecipare a questa meraviglia? Serve la tessera? Come ci si iscrive?

Calma, calma… una domanda alla volta. Non fate gli impazientelli che qua la Regina degli impazienti sono io.

Generalmente appena l’associazione Bologna Project inizia qualche settimana prima a pubblicizzare l’evento sui suoi canali social è possibile inviargli una mail  per “provare” ad iscriversi (è necessario che la propria richiesta venga approvata).

Dopo qualche giorno massimo riceverai una risposta via mail dove è possibile che, se sei al tuo primo Kinksters, gli organizzatori ti pongano qualche semplice domanda, per poi inviarti il modulo di iscrizione (semplice e veloce) e le coordinate per il pagamento della quota più eventuale tessera Asx (se non la hai già). 

Si, si paga tutto prima e si allega al modulo Google la ricevuta di avvenuto pagamento.

E si, ti consiglio di iscriverti per tempo perché i loro eventi vanno velocemente sold out.

Ok Tei, ma quindi quanto costa partecipare? Il Kinksters applica il gender pricing (pratica che prevede l’ingresso gratuito o scontato per le donne o alle coppie uomo/donna e maggiorato per i singoli)?

No, al Kinksters tutt* pagano la stessa cifra.

Il costo della tessera ASX è di € 10,00.

Se partecipi solo il primo giorno il contributo evento è pari a € 25,00 e sono inclusi il Kinksters, acqua, caffè, soft drink, SPA, dark room, colazione basic (se dormi dentro il locale)·       

Se invece partecipi solo il secondo pagherai € 20,00 e sono inclusi Peer rope 2.00, acqua, caffè, soft drink, SPA, dark room 

Vuoi partecipare ad entrambe le giornate senza perderti nulla? In questo caso il contributo evento è pari a € 40,00 (€ 25,00 primo giorno + € 15,00 secondo giorno) e sono inclusi, il Kinksters, acqua, caffè, soft drink, SPA, dark room, colazione basic (se dormi dentro il locale), stretching mattutino, Peer rope 2.0.*

(*I prezzi indicati si riferiscono in particolare all’evento del 7-8 aprile 2023 e possono quindi subire variazioni).

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Si, hai letto bene, tutte le persone pagano la stessa quota di partecipazione e i drink analcolici tra cui acqua, cola, aranciata, caffè, the e tisane calde sono totalmente gratuiti e ci si serve in autonomia.

(Ho anche conosciuto un ragazzo che, legata alla cintura insieme ad attrezzature varie come paddle e frustini di vario genere, si portava dietro la sua tazza personale riempiendola periodicamente di tisana.)

Al Kinksters (come a tutti gli altri Play Party ai quali ho partecipato) è vietato fare foto e video, a quello ci penseranno i favolosi fotografi e fotografe che documenteranno tutti i momenti più salienti dell’evento (ritraendo solo chi ha espresso esplicito consenso per apparire nelle immagini della serata).

Allo storico e amato evento del Certe Notti non ci sono regole, ma bensì una vera e propria “Kinkyquette” che cita:

1.CONSENSO: No vuol dire no. Pratica con le persone e toccale solo dopo aver ricevuto il loro esplicito consenso. (Mai scontato, mai banale da ribadire purtroppo).

2.RISPETTO: Le persone vengono prima dei ruoli. Sii rispettosə nei confronti di tuttə. Non verrà tollerata nessuna forma di razzismo, xenofobia, omolesbotransfobia ecc. 

3.SICUREZZA: Assicurati che le persone con cui vuoi praticare siano consapevoli e in buone condizioni psicofisiche. Se pratichi al di fuori delle aree adibite, non garantiamo il monitoraggio ed il supporto da parte dei nostri DM. 

4.DUNGEON MONITOR: Avvisa sempre ə Dungeon Monitor o lo staff se c’è qualcosa che ti turba e/o qualcunə non rispetta le regole. Si occuperanno loro di intervenire in caso di necessità. 

5.SPAZIO: Rispetta gli spazi altrui e gli spazi di pratica. Lascia pulite le attrezzature e liberale appena possibile per permettere alle altre persone di utilizzarle. (Nella zona Wax Play ogni tanto c’era una vera e propria “lista di attesa” per poter praticare).

Ogni mese al Kinksters viene scelto un tema diverso, anche per quanto riguarda il dress code; seppur quello fetish, BDSM o nudità totale sia sempre ben accetto.

Il Kinksters di aprile era “Ora Buca”… appena ho visto la locandina la cheerleader che è in me ha subito iniziato ad agitare i suoi Pon Pon (e non solo).

Si, prima che tu me lo chieda, c’erano persone vestite da cheerleader (kinky) ed erano davvero meravigliose. 

Per l’occasione, all’interno del Certe Notti era stato allestito un vero e proprio “angolo scuola”, una scenografia assolutamente realistica completa di banchi (veri), sedie, lavagna e quaderni (con esercizi di matematica scritti a penna al loro interno).

Un po’ sogno un po’ incubo, chissà.

Il bello di questa scenografia super realistica? Si poteva guardare, toccare e ci si poteva anche giocare.

Davvero vuoi dirmi che non hai mai sognato di farti sculacciare da quell’insegnante tanto cattiv*, mentre rimani inerme piegat* a 90 sul banco di legno e affondi il naso in quel profumo inconfondibile di quaderno nuovo?

Beh, io si… milioni di volte. 

Ecco, un posto come il Kinksters può rendere le tue fantasie realtà e non solo.

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Un luogo come il Kinksters può fare molto di più che regalarti uno splendido weekend di evasione, può contribuire a promuovere un lungo processo di depatologizzazione.

In che senso depatologizzazione Tei? Che significa?

A cosa serve creare una comunità Kinky 

Come è successo anche per i movimenti LGBTQI+ è stata sentita la necessità di portare avanti un processo di depatologizzazione dei gusti sessuali “non convenzionali”. 

Tra l’altro, non so se lo sapevi, ma il primo movimento sociale BDSM nasce proprio dai Gay Leatherman (l’insieme di uomini gay che condividono la passione per l’abbigliamento di pelle). 

Attualmente la psicologia moderna ha totalmente rimosso dalla lista dei disturbi parafilici le pratiche di sessualità alternativa, riconoscendo nei kinky, tramite svariate ricerche scientifiche, un assetto psicologico e relazionale simile o anche talvolta con caratteristiche di consapevolezza e benessere maggiore rispetto a coloro che, nei test, presentavano gusti e fantasie erotiche convenzionali.

Anvedi sti Kinksters Tei…

Si, quindi quello che voglio dire è che il Kiksters sarà “solo” un Play Party (come dicono quelli dell’associazione Bologna Project), ma di base genera cultura e porta avanti alla grande il movimento Sex Positive a me tanto caro.

Cosa ho trovato in più al Kinksters rispetto ad altri Play Party ai quali ho partecipato?

Ho trovato uno spazio più grande di altri locali che ospitano generalmente Play Party simili.

Ho trovato sicuramente il “solito” ambiente safe, dove anche se giri in totale nudità nessun* si sognerà mai nemmeno di strusciarsi su di te per sbaglio.

Ho trovato una varietà di persone e di corpi meravigliosi (e di outfit spettacolari!!).

Ho potuto assistere per la prima volta ad una sessione di Fire Play che mi ha decisamente affascinata (devo assolutamente provare questa pratica il prima possibile).

Ho trovato un Play Party dove (per chi lo desidera) è presenta una zona Privé di ottime dimensioni. 

Ho trovato uno spazio ben organizzato, ricco di attrezzature a disposizione di tutt* (anche se qualcuna in più non sarebbe stata male), dei servizi igienici sempre puliti, un’organizzazione impeccabile con uno Staff costantemente presente per qualsiasi esigenza.

Ho (ri)trovato con immenso piacere divers* amici e amiche conosciut* al Tng di Bologna e ho potuto godermi in libertà le loro sessioni di gioco.

Ho (ri)trovato il mio amico Master Veeshan.

Ho (finalmente) conosciuto (l’inaspettatamente affettuoso) Master Giacon (a cui spero presto di fare un’intervista molto dettagliata visitando anche il suo Dungeon).

Ho conosciuto da molto vicino il Sybian (non sai cosa sia? Beh, clicca qui e inizia a fantasticare…).

Ho giocato e osservato a lungo altre persone mentre giocavano.

Ho visto amore, distribuito amore e ne ho ricevuto almeno il doppio in cambio.

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Non puoi sapere davvero come sia partecipare ad un Play Party finché non provi. 

Il Kinksters non è una semplice serata, non è solo un Play Party, ma qualcosa che ti porti dentro per giorni, che realizzi ed elabori piano piano con il passare del tempo.

Anche se vai semplicemente lì a berti un drink, anche se entri e rimani in disparte, anche se partecipi per accompagnare un* amic*.

Andare al Kiksters è come lasciarsi trasportare in un’altra dimensione, dove poter scoprire “quanti giorni può durare una notte”.

Ogni volta che partecipo ad un Play Party, in automatico nei giorni successivi mi sorgono nuovi dubbi, domande, perplessità. (E quando mai Tei non hai nuove domande da porti e da porci?).

Ad ogni evento scopro qualcosa che non sapevo di me stessa, aggiungo un tassello fatto di nuove consapevolezze al mio personalissimo puzzle.

Dopo il mio primo Kinksters, ho iniziato a chiedermi perché di preciso (oltre che per il mio lavoro ovviamente) mi piace frequentare questo genere di eventi.

Cosa cerco affettivamente ad un Play Party? Perché ci vado? Cosa mi piace fare? E con quali aspetti invece non mi sento assolutamente a mio agio?

Ancora non ho formulato delle risposte chiare, ma spero di poterti aggiornare presto sulle mie nuove consapevolezze.


E tu, hai fatto i compiti?

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