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fantasie erotiche

SEX REPORT: Esplorando le nostre fantasie erotiche, scopriamo che nulla è veramente osceno e indicibile

“Il giardino segreto” è stato il terzo e ultimo laboratorio sul tema delle fantasie erotiche tenuto da Davide La Greca al Live Positive 2022.

Come ho preannunciato nel titolo di questo articolo, esplorando le nostre fantasie erotiche, possiamo imparare che nulla è veramente osceno e indicibile.

Ma niente, niente Tei? No, davvero niente.

Ma sei sicura? 

Si.

L’ultimo workshop di questa ricchissima giornata a Brescia è stato tenuto niente po’ po’ di meno che da Davide La Greca (organizzatore dell’evento Live Positive), esperto di BDSM e Shibari, con oltre 25 anni di esperienza, insegnante e praticante di questa disciplina. 

Formatosi attraverso un percorso che lo ha portato dall’Europa al Giappone, appartiene allo “Yukimura Ryu”, uno stile di Shibari specializzato nella sfera emozionale e sensuale, di cui è istruttore certificato.

Il presupposto del laboratorio pensato da Davide, è quello di portare fuori le nostre fantasie erotiche, guardarle e prendere coscienza di cosa ci procurano, come attuano i loro effetti e persino di come possono entrare in risonanza con quelle degli altri. 

Un vero e proprio workshop esperienziale in cui esplorare parti di sé spesso inconfessate e nel quale si potrà, se si vorrà, esporre alle altre persone il proprio giardino segreto dell’erotismo ed entrare in quello degli altri. 

Davide ci premette subito che usufruendo dell’ambito protetto del festival, alcune fantasie potranno anche essere messe in pratica con l’intervento di altr* partecipanti.

Wooo… cioè, ma in che senso?

Ma si scopa quindi Tei?? Chissà…

fantasie erotiche

Osservo Davide tenere in mano la ormai famosa boccia di vetro, mi sa che anche sto giro ci saranno dei bigliettini anonimi da scrivere.

Sono talmente abituata a scrivere di sesso anche partendo dalle mie esperienze personali, che dover esporre le mie fantasie erotiche non mi spaventa per nulla, ne inibisce.

Ma immagino che il tema invece possa mettere in imbarazzo diverse persone.

Quando affronto laboratori ed esperienze di questo tipo, devo sempre ricordarmi che per molte cose funziono all’opposto di tanta gente che conosco.

Avrei meno problemi a mostrarmi totalmente nuda in una stanza piena di sconosciuti parlando delle mie fantasie sessuali più nascoste, che non a mostrarmi nuda emotivamente anche davanti ad una sola persona.

Che ti devo dire, funziono così…

Davide ci fa una lunghissima premessa sul tema, una necessaria e ampia introduzione dove parla, parla, parla… ah, sta ancora parlando?

Scherzi a parte, sentirlo parlare di determinati temi è musica per le mie orecchie.

Mi colpisce il fatto che Davide ci dichiari che la sua fantasia principale è quella di esaudire le fantasie erotiche degli altri. 

Che magia.

Sulle fantasie faremo un lavoro individuale scritto e anonimo diviso in tre fasi/livelli.

Sul primo giro di bigliettini dovremo scrivere in breve una nostra fantasia.

La fantasia erotica di per sé non è mai giusta o sbagliata, nulla è osceno ed indicibile e anche le 5 fantasie più inaccettabili (zoofilia, pedofilia, cannibalismo, stupro, necrofilia) sono consentite e mai giudicate.

Cazzo, che liberazione!

Ma come Tei la pedofilia è accettabile? E il cannibalismo, lo stupro?? Come è possibile?

fantasie erotiche

Quando si tratta di fantasie erotiche, si parla di subconscio, non deve esserci giudizio a meno che la fantasia si trasformi in desiderio (secondo stadio).

Una fantasia erotica come quella del cannibalismo, ci spiega Davide, può essere portata sul piano del desiderio e poi dell’agito sublimandola.

Posso, in questo caso, giocare con i morsi sul corpo del/della partner.

Stessa cosa può essere fatta per zoofilia (pet play) e pedofilia (travestimenti e role play).

Di conseguenza la fantasia di stupro può essere inscenata con un meraviglioso rape play dopo una lunga e dettagliata fase di contrattazione.

Non esiste fantasia erotica che non si possa realizzare sublimandola, nemmeno la più oscena.

E, ripetiamolo insieme, non esistono fantasie erotiche sbagliate. Nemmeno una.

Le fantasie, come tali, nascono spontanee nella nostra testa per mille motivi diversi. Spesso, nella maggior parte dei casi sono legate alla nostra infanzia, sia a momenti felici che a traumi.

Dopo aver letto il primo giro di bigliettini anonimi, uno mi colpisce e mi turba in particolare.

Credo sia scritto da un uomo: “vorrei scopare una persona drogata e priva di sensi.”

La mia parte razionale, nonostante le spiegazioni di Davide, fa comunque fatica a non giudicare la persona che ha scritto questa fantasia.

Mi sentirei in pericolo a trovarmi in un locale con un uomo così? Eppure in questo momento è nella mia stessa stanza e potrebbe fermarsi come me anche al party di stasera.

Stai calma Tei, è solo una fantasia, non un desiderio. 

Mi rendo conto che io stessa ho ancora parecchio lavoro da fare su di me, e trovo molto interessante che qualcosa possa ancora turbarmi, quando tra l’altro per un sacco di anni una delle mie fantasie ricorrenti è stata quella dello stupro (diffusa tra le persone di entrambi i generi non immagini quanto!!).

Negli anni, raccontando della mia fantasia di stupro alle persone, milioni di volte mi sono sentita dire cose come: “se parlassi davvero con una vittima di qualche stupro pesante, ti passerebbe di sicuro questa fantasia Tei…”

Le persone che mi hanno ripetuto questa frase più volte nella mia vita, non sanno che io stessa ho subito violenze, eppure, quella fantasia ce l’ho sempre avuta in ogni caso.

Nel secondo giro di bigliettini Davide ci chiede di scrivere una fantasia che nella nostra mente è diventata un desiderio sessuale (ma che comunque non abbiamo realizzato). 

Ecco, in questa fase si pone anche il problema dell’etica e dell’oscenità.

E’ giusto desiderare di fare sesso con un bambino, un animale o un morto? 

No, non lo è perché non ci può essere consenso.

Semplice e chiaro per tutt*?

Le fantasie erotiche sono frutto della nostra mente e del nostro subconscio, ma in ogni caso è sicuramente vero che ci dicono tanto di noi se riusciamo ad osservarle ed accoglierle senza giudizio.

Le fantasie erotiche possono essere catalizzate per diventare semplice “motore” per il nostro desiderio sessuale.

Io per tantissimi anni ho avuto la fantasia ricorrente dello stupro, poi sono “cresciuta”, mi sono evoluta come donna e sessualmente. Ho imparato cose di me e del mio corpo, e con me anche le mie fantasie erotiche sono cambiate.

Oggi, quella che definirei una delle mie fantasie erotiche più ricorrenti è di tipo narcisistico (come l’ha definita Davide La Greca) dove seduco una moltitudine di uomini e faccio sesso con ognuno di loro sia individualmente che in gruppo.

fantasie erotiche

Da oggetto di desiderio (fantasia dello stupro), mi sono trasformata in soggetto di desiderio (fantasia narcisistica di seduzione).

Che meraviglia il viaggio che possiamo fare dentro noi stess* utilizzando la sessualità come strumento.

OK, terza e ultima fase: trasformare il desiderio in “agito”.

In parole povere trasformare in realtà ciò che è nato come fantasia erotica poi tramutata in desiderio.

Se la tua fantasia erotica che vuoi trasformare in agito prevede (come probabile che sia) il coinvolgimento di una o più persone, la parola magica è sempre una: comunicazione.

Facciamo due: comunicazione e contrattazione.

E niente, come puoi immaginare, a questo punto io e Davide ci guardavamo con gli occhi a cuoricino mentre entrambi cercavamo di esplicitare all’altro, con enorme entusiasmo, quanto credessimo nell’importanza della comunicazione quando si parla di sessualità.

Dobbiamo imparare a parlarne, non c’è niente da fare.

Per trasformare le nostre fantasie erotiche in agito non c’è altra via, e se non sei pront* a parlarne, forse non sei nemmeno pront* a metterle in atto davvero. 

Il workshop sta per finire e Davide pesca dai bigliettini dei desideri una fantasia da realizzare seduta stante: “vorrei fare sesso con un’altra persona mentre un gruppo di individui ci spia”.

Brividi… succederà davvero? La metteremo in scena adesso, qui, tutt* insieme?!

A questa domanda non ti risponderò, ma ti invito a partecipare alla prossima edizione del Live Positive per scoprire la magia dell’assistere ad una fantasia che si trasforma in realtà.

O forse no, chissà…


Termino l’ultimo workshop appagata e curiosa, felice di ritrovare di lì a poche ore gli stessi volti e gli stessi corpi in un’altra “veste” al Kink Party serale che si terrà nello stesso locale… ma di questo, e di altre meraviglie, te ne parlerò nel prossimo articolo.

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