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sesso

Nel mezzo del cammin della mia vita sessuale

Come effettivamente cambiano le nostre esigenze sessuali con il passare degli anni? Il sesso può aiutarci davvero a scoprire e capire cose su di noi?

Ho 33 anni, gli anni Cristo… in realtà proprio oggi ne compio 34, non voglio mentirti, anche se a volte dentro di me mi sento ancora una sedicenne ribelle.

Sono fatta della stessa sostanza di ciò di cui tu mi dici che non sono fatta. Eh??

Cazzo dici Tei?!

No, nulla, intendo dire che la mia anima adolescenziale ribelle ogni tanto salta ancora fuori… così, giusto per opporsi a qualcosa, perché di base amo essere polemica, ma con intelligenza e mettere sempre in dubbio tutto.

Adoro far cadere le certezze, distruggerle e ricostruirle. Amo mettermi in crisi, sempre, di continuo e fare lo stesso con gli altri (alle volte anche senza il loro consenso… ops).

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Come dicevo, ho 34 anni e mi ritrovo in un punto della mia vita dove sono ferma in cima ad una montagna: alla mia destra posso vedere gli ultimi 10 anni in cui ho fatto sesso solo con il mio partner attuale e alla mia sinistra invece ho tutti i partner occasionali e non dei 10 anni precedenti.

Si, hai fatto bene il calcolo… a 13 anni ero già attiva sessualmente, per cui oggi come oggi mi ritrovo già con vent’anni di esperienze sessuali alle spalle.

Di certo è strano svegliarsi una mattina in cima a questa assurda montagna. Apro la zip della mia tenda igloo della Quechua, mi stiracchio un po’, guardo fuori e mi rendo conto di aver passato esattamente metà della mia vita sessuale con la stessa persona.

Cazzo, non me ne ero mai resa conto!!

E’ quasi scioccante e sembra davvero tanto tempo per una persona che come me ha avuto parecchi partner occasionali prima.

Come mi sento? Cosa provo? Cosa ne penso? 

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Superficialmente si potrebbe pensare che la me di oggi potrebbe avere nostalgia di tutta la varietà di uomini (e alcune donne) che ha potuto sperimentare nei primi 10 anni della sua “carriera” come zoccola etica, eppure non è così.

Già nel mio articolo di qualche settimana fa, dove parlavo di quante esperienze sessuali bisognerebbe fare nella propria vita, ho scritto della differenza tra quantità e qualità e del fatto che molte persone mettano timbri sul proprio passaporto al posto di sperimentare davvero il sesso e godersi le esperienze in quanto tali fino in fondo sapendone anche cogliere una sorta di insegnamento, o per lo meno un arricchimento personale.

Con questo non voglio dire che nei miei 10 anni da zoccola etica io non abbia imparato nulla di me o non abbia goduto fino in fondo di tutte le esperienze e le persone che ho incontrato, sarebbe assolutamente una menzogna.

Ma, oggi con chiarezza posso affermare che ho decisamente imparato molto di più su me stessa, sul mio corpo e su cosa mi piace e cosa mi fa davvero godere in questi ultimi 10 anni con lo stesso partner che non nei 10 anni precedenti con mille partner diversi.

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Oh, il mio non è un elogio alla monogamia o alle relazioni stabili, se mi segui da un po’ dovresti ormai sapere quanto io sia fan del sesso occasionale, del poliamore e di altre amenità che fanno solo le brutte persone…

Il mio non è un “percorso” che consiglio ne sconsiglio, è solo la mia personale esperienza di vita e non posso sapere se oggi godrei in modo diverso se avessi continuato la mia vita sessuale come per i primi dieci anni.

La me di oggi è una donna molto consapevole del suo corpo, con molti meno limiti reali e non solo apparenti. Sono una persona che gode molto di più, che ha imparato a non puntare per forza all’orgasmo, ma che lo raggiunge molto più spesso di prima.

Di certo una cosa che a volte mi piacerebbe è poter rivivere delle esperienze del passato con la consapevolezza, la testa e il corpo della me di oggi. 

Sarebbe di gran lunga mooolto più divertente, non c’è dubbio…

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A vent’anni pensavo di essere spregiudicata, disinibita, sfacciata, senza tabù… ma quello era solo l’inizio, lo stato embrionale della donna che sarei diventata oggi.

In questi ultimi 10 anni ho imparato a non vedere i rapporti sessuali come una performance, a capire che quando faccio sesso l’altra persona non deve per forza ricordarsi di me come la scopata più bella della sua vita, che non tutte le volte deve essere memorabile, ma che deve solamente piacermi e farmi stare bene e di conseguenza piacerà anche all’altra persona.

Ho imparato che il sesso è fatto di corpi imperfetti e quando si accetta la loro imperfezione, allora si può davvero godere il doppio senza preoccuparsi della forma, ma solo della sostanza.

Per concludere, quello che voglio dirti è che ritengo che ogni essere umano, aldilà del suo genere o orientamento debba fare il suo personale percorso sessuale, non c’è un’unica via e non ci sono delle tappe uguali per tutt*… ma c’è solo la ricerca senza fine di una sempre maggiore consapevolezza e conoscenza di sé.

Un vero viaggio alla ricerca del piacere, che cosa meravigliosa ed entusiasmante no?

Chissà cosa mi riserverà la mia vita sessuale per i prossimi dieci anni? Non mi resta che preparare i popcorn e stare a guardare… anzi, a guardare no, preferisco partecipare!

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